E’ stato firmato il 14 luglio nella sede accademica, un protocollo di intesa tra i Georgofili e il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Presenti alla firma i due presidenti, Giampiero Maracchi e Luca Santini (entrambi in foto).
In base all’accordo è stato stabilito di organizzare attività congiunte destinate a contribuire al progresso dell’agricoltura, del settore forestale, della tutela ambientale e valorizzazione della biodiversità, diffondendo il proprio reciproco patrimonio culturale e le nuove acquisizioni tecnico-scientifiche anche attraverso la formazione degli agricoltori e dei tecnici agricoli, favorire la diffusione delle innovazioni produttive, di processo e di prodotto, nel settore dell'agricoltura e delle foreste, per quanto concerne le tecniche colturali compatibili con i cambiamenti climatici, la tutela dell'ambiente rurale e la valorizzazione dei prodotti agroalimentari.
L’Accademia dei Georgofili e l’Ente Parco si impegnano anche a dare la massima diffusione a tutte le iniziative di comune interesse, organizzare congiuntamente convegni, seminari, mostre e gruppi di studio, divulgare informazioni scientifiche e tecniche anche attraverso la comunicazione digitale e i propri rispettivi canali di informazione, collaborando ad iniziative tese a valorizzare il territorio montano e a favorire la permanenza della popolazione, nonché alla ricerca e valorizzazione della cultura e della storia dei territori ricadenti nel parco.
Si ricorda che il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna è stato istituito con D.P.R. del 12 luglio 1993, si estende su circa 37.000 ha, di cui l'80% è superficie boscata, ed è ripartito in quattro zone a tutela differenziata, che comprendono aree di elevato valore naturalistico, destinate alla salvaguardia, protezione e valorizzazione, nonché al mantenimento degli equilibri biologici ed ambientali. Il territorio del Parco interessa le regioni Emilia Romagna e Toscana e in particolare le province di Forlì-Cesena, Arezzo e Firenze, coinvolgendo 11 comuni.
Il protocollo ha durata triennale, a partire dalla data della sua sottoscrizione, e potrà essere rinnovato.