“La Commissione europea si sta rendendo conto che le misure fino ad ora messe in atto, affidate ai singoli Stati membri, non sono state sufficienti a riequilibrare il mercato e che l’eccesso di produzione, con le esportazioni che continuano a non crescere sufficientemente, sta creando un grave disequilibrio nel mercato interno del settore lattiero-caseario europeo, a discapito delle nazioni e dei territori meno competitivi. Si prende atto della positiva apertura del commissario HOGAN per il controllo della produzione con finanziamenti della U.E. per migliorare l’equilibrio domanda/offerta”. Questa è la posizione anche discussa con il think tank farm europe e che Confagricoltura ha sostenuto con successo in sede Copa, contro gli orientamenti dei Paesi membri che continuano a preferire misure diversificate per le diverse realta’ produttive. “E’ impensabile – prosegue l’Organizzazione degli imprenditori agricoli - continuare a prevedere finanziamenti e misure a sostegno del settore lattiero caseario differenziate tra Stati membri. applicare la misura dell’articolo 222 in maniera disomogenea sul territorio comunitario rischia di favorire le produzioni delle aree maggiormente vocate, a discapito di quelle che devono affrontare costi di produzione piu’ elevati, ma che risultano fondamentali per il mantenimento del tessuto socio economico”. “Attendiamo ora il Consiglio agricoltura del 18 luglio per valutare in concreto le misure che verranno decise dalla commissione, auspicando un intervento anche sugli altri settori in grave difficolta’, come quello dell’ortofrutta, dei suini e delle carni bovine”.
Da AgraPress n. 4800, 29/06/2016