Giovedì 16 giugno si è svolto a Firenze un Convegno su “La valorizzazione delle produzioni legnose nazionali”, organizzato dall'Accademia dei Georgofili in collaborazione con l'Accademia Italiana di Scienze Forestali e la Fondazione per il Clima e la Sostenibilità, con il patrocinio della Regione Toscana.
Il tema affrontato risulta di grande interesse per le imprese agricolo-forestali italiane e per il settore industriale legno-arredo essendo questo, nonostante la crisi economica in atto, l’unico settore in crescita. L'incontro ha riscosso un notevole successo di pubblico, sia di rappresentanti delle istituzioni scientifiche che di quelle economiche.
Dopo il saluto dei Presidenti delle due Accademie e dei Rappresentanti regionali del settore, il Convegno si è svolto in due sessioni, nella prima delle quali, le relazioni di carattere dottrinale e scientifico, hanno presentato numerosi casi di innovazione nelle fasi delle filiere foresta-legno, che vanno dalle costruzioni abitative in legno agli usi più diversificati del materiale legnoso (ad es. la produzione di vasi vinari), ma anche per usi nutraceutici e mangimistici oltre all’impiego delle biomasse a scopo energetico, sia a supporto di processi agricoli (teleriscaldamento di serre, fienagione, ecc.) che per il riscaldamento di civili abitazioni.
Hanno attratto attenzione alcuni aspetti, spesso poco noti al grande pubblico, riguardanti la logistica forestale legata al prelievo ed al trasporto della biomassa forestale, il contrabbando nel mercato del legname, il controllo fitosanitario sul legname di importazione. Relativamente a questo ultimo settore è stata rilevata l’incongruenza dell’elevato numero dei punti di arrivo delle merci che impedisce controlli e monitoraggi efficaci anche in base alle normative UE. La conseguenza è stato l’arrivo di insetti xylofagi, prima sconosciuti alle nostre latitudini, i quali senza antagonisti naturali hanno prodotto enormi danni economici (per il nematode delle conifere si parla di 25 miliardi di euro di danni in 10 anni).
Alessandra Stefani, vice capo del Corpo Forestale dello Stato, ha tratto le conclusioni della prima sessione di lavoro sottolineando l’importanza di valorizzare il patrimonio boschivo nazionale nel rispetto di modelli gestionali e l’impiego di tecniche eco-compatibili.
Ai lavori della sessione pomeridiana hanno partecipato i rappresentanti di tutte le organizzazioni economiche coinvolte nella filiera legno (Cia, Confagricoltura, Coldiretti, Federlegno) oltre a rappresentanti di Legambiente e di ANCI ed il Vice Ministro Andrea Olivero, il quale ha curato le conclusioni del Convegno auspicando la collaborazione con il MiPAAF da parte delle due Accademie per l'organizzazione degli “Stati Generali della Forestazione Italiana”, da svolgersi prossimamente nella sede dell’Accademia dei Georgofili. Olivero ha fatto presente che saranno approvati a breve la nuova Legge Nazionale Forestale ed il Piano Nazionale per la Valorizzazione della Filiera Legno (che è stato presentato dal Ministero durante il Convegno) annunciando, tra l’altro, la proposta di organizzare nel 2021 in Italia, l'Assemblea Mondiale sulla Forestazione.
Condivisione unanime ha ricevuto la necessità di incentivare la formazione e l’aggiornamento professionale rivolti specificamente a figure di tecnici e di operatori del settore, che potrebbero ricevere sostegno dai PSR, in particolare quelli sulla misura dell'innovazione, al fine di favorire sempre più il rapporto sinergico tra imprese e mondo della ricerca, ma anche di riconsiderare, in modo virtuoso, le esperienze ed il “saper fare” di antichi mestieri. Dal Convegno è infine emerso che per il raggiungimento di risultati positivi si rende necessaria ed indilazionabile l'organizzazione di un sistema informativo che colleghi in maniera efficace tutte le varie parti della filiera legno e che sia di supporto agli aspetti decisionali.