La Camera ha approvato, in prima lettura, il Disegno di Legge sul quale si discute dalla metà del secolo scorso, per superare problemi causati dall'abusivismo e da modelli di sviluppo del nostro Paese. L'Onorevole Mario Catania (di Scelta Civica) ha dichiarato però che bisogna avere il coraggio di superare la situazione attuale, citando ad esempio le norme sugli oneri di urbanizzazione che possono essere utilizzati dalle amministrazioni locali per soddisfare le esigenze di spesa corrente, nonché ai troppi amministratori locali che propongono nuove lottizzazioni e nuova urbanizzazione. Fa inoltre notare che il testo ora votato ha allargato il perimetro d'azione indicato dalla originale impostazione del governo Monti, anche in maniera contraddittoria e in alcuni casi poco trasparente, come per gli aspetti relativi a norme sui cosiddetti "compendi neorurali periurbani". Indubbiamente questo è un testo che ha molti limiti, ma potrebbe aprire una fase nuova di lavoro nei prossimi anni. Ho votato a favore, ritenendo che non sia possibile immaginare che si possa avere un testo migliore e più tempestivo dalla stessa fonte.
L'Onorevole Chiara Braga (PD), pur sostenendo che il fine del disegno di legge sia quello di "limitare il consumo di territorio nella penisola", si pone come obiettivo quello di azzerare tale consumo entro il 2050 "per accompagnare la riconversione ecologica di un settore prioritario per l'economia nazionale quale è quello delle costruzioni".
Da Agrapress 132, 12/05/2016