La Coldiretti ha espresso preoccupazione per le notizie sull'andamento delle trattative tra Usa e Ue : "Gli americani hanno ribadito la loro intenzione di continuare ad usare le denominazioni 'semigeneriche' dei vini europei, come gli italiani Chianti, Marsala, il greco Retzina, il portoghese Madeira e i francesi Chablis e Champagne. Oggi il Chianti si produce in California, mentre sempre negli States è possibile acquistare del marsala wine, osserva la Coldiretti, ricordando che "il Made in Italy tarocco a stelle e strisce non riguarda però il solo vino, ma colpisce tutti i comparti dell'export tricolore, dai pomodori San Marzano all'olio d'oliva fino ai salumi e i formaggi”. "La presunzione statunitense di continuare a chiamare con lo stesso nome alimenti del tutto diversi è inaccettabile, perché si tratta di una concorrenza sleale che danneggia i produttori e inganna i consumatori e l'Unione Europea ha il dovere di difendere prodotti che sono l'espressione di una identità territoriale non riproducibile altrove realizzati sulla base di specifici disciplinari di produzione”. Il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, ricorda che "in gioco c'è un consistente interscambio economico visto che per la prima volta le esportazioni agroalimentari Made in Italy in Usa hanno superato nel 2015 i 3,6 miliardi di euro con un aumento del 20 per cento. E proprio il vino è il prodotto italiano più apprezzato dagli americani con 1,3 miliardi".
Da: Agrapress, 2/05/2016