In occasione della Earth Day (Giornata mondiale della Terra) che si celebra in tutto il mondo il 22 aprile, la Coldiretti conferma la necessità di proteggere le terre coltivabili e i cittadini che vi vivono. Per realizzare questa esigenza l'Italia si è impegnata a difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra coltivabile, riconoscendone il valore sociale, culturale ed economico. Purtroppo sono già diversi anni che se ne discute, ma il Palamento non riesce a produrre un Testo di norme accettabili, in quanto oggetto di pressanti interessi di altre categorie. Coldiretti non ha remore nel dire che: "occorre combattere concretamente i due furti ai quali è sottoposta giornalmente l'agricoltura: da una parte il furto di identità dei prodotti, sfacciatamente immesso in commercio come cibo dichiarato italiano, ma proveniente da chissà quale parte del mondo; dall'altra il furto di valore aggiunto che deriva dal sottopagare i nostri prodotti agricoli primari, senza alcun beneficio neppure per i consumatori, per colpa di una filiera inefficiente".
"La perdita in Italia del 28% della terra coltivata potrebbe essere addebitata alle ultime generazioni di agricoltori, a causa della cementificazione e dell'abbandono provocati da modelli sbagliati di sviluppo, che negli ultimi 25 anni ha ridotto la nostra superficie agricola coltivabile a soli 12, 8 milioni di ettari”.