Biometano: un’opportunità per l’agricoltura

di Pietro Piccarolo
  • 13 April 2016
Le bioenergie possono rappresentare un’integrazione di reddito per le aziende agricole. Nella Giunta regionale dell’Emilia Romagna, le bioenergie sono state  il tema del quinto incontro partecipato per il piano energetico regionale. In particolare si è affermato che è importante investire nelle bioenergie per i vantaggi che ne derivano all’agricoltura, anche in termini di occupazione. Nell’evidenziare la forte diffusione degli impianti di biogas nella Regione (13% del totale nazionale) è stata sottolineata l’importanza del biometano ricavato dal biogas
Si tratta di una sottolineatura che ha valenza nazionale, in quanto la presenza di impianti di biogas nelle aziende agricole è fortemente aumentata negli ultimi anni, grazie agli incentivi sulle energie rinnovabili. Oltre l’80% degli impianti è localizzato nel nord Italia, in particolare in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte. Gli impianti sono prevalentemente alimentati con biomasse agro-zootecniche e il biogas ottenuto ha un contenuto in metano mediamente del 50%. Generalmente viene utilizzato come combustibile in un processo di cogenerazione che produce energia elettrica, messa in rete, ed energia termica. Il cogeneratore è un motore a combustione interna a gas (MCI), che produce energia elettrica con un rendimento intorno al 40%, ed energia termica che, molto spesso, si utilizza solo parzialmente per soddisfare i fabbisogni termici dell’impianto. Questo perché sovente mancano le utenze aziendali in grado di utilizzare l’energia termica prodotta dal MCI e perché non è possibile trasportare il calore per lunghi percorsi.
Attraverso il processo di purificazione e raffinazione il biogas può essere trasformato in biometano, recuperando oltre il 95% del metano in esso contenuto; rispetto all’impiego del biogas nel processo di cogenerazione, la sua trasformazione in biometano massimizza il rendimento dell’energia della biomassa immessa nell’impianto, senza produzione di calore. Il biometano che si ottiene ha un contenuto in metano non inferiore al 98% e possiede le stesse caratteristiche del gas naturale. Come tale può essere immesso in una rete di gas naturale se l’impianto si trova vicino ad essa. Dovendo invece trasportare il biometano nel punto di utilizzo con un carro bombolaio, è necessario comprimerlo fino a pressioni superiori ai 200 bar, con il ricorso a un sistema di compressione dedicato. Il punto di utilizzo può essere costituito da un’utenza industriale in grado di assorbire l’intero quantitativo, oppure da più utenze, tra le quali i distributori stradali di carburanti o i distributori privati.
Il biometano, del resto, è già ampiamente usato come combustibile per autotrazione in Austria, Svizzera e Svezia. L’Italia gode di una situazione favorevole dovuta all’esistenza di un alto numero di automezzi a metano in circolazione. In occasione dell’Expo di Milano, la Fiat ha esposto un prototipo di trattore alimentato a biometano. Si tratta di una macchina con motore a 6 cilindri, con potenza massima di 132 kW e coppia massima pari a740 Nm. Il biometano è contenuto in 9 bombole inserite nella struttura del trattore. Rispetto all’alimentazione a gasolio il ricorso al biometano consentirebbe una riduzione del costo del 40% che, qualora gli incentivi previsti dalla legislazione già approvata ma non ancora entrata in vigore raggiungerebbe il 55% Una prospettiva interessante per arrivare all’autonomia energetica dell’azienda agricola.
Valutazioni tecnico economiche fatte su varie tipologie di impianti biogas/biometano, applicate al quadro degli incentivi previsti per l’immissione in rete, dimostrano che il risultato economico non è necessariamente proporzionale alla taglia dell’impianto, e che i tempi di ritorno dell’investimento sono contenuti (4-6 anni), anche per gli impianti sotto 1 MW.


Biomethane: an opportunity for agriculture
Bioenergy can represent income integration for farms. In Emilia Romagna’s regional council, bioenergy was the topic of the fifth meeting on the regional energy plan. In particular, it was stated that it is important to invest in bioenergy because of the advantages to agriculture, also in terms of employment. While highlighting the significant spread of biogas plants in the region (13% of the national total), the importance of biomethane produced from biogas was stressed.
This emphasis has a national value as the number of biogas plants on farms has increased sharply in the last few years thanks to renewable energy incentives. More than 80% of the plants are located in northern Italy, especially in Lombardy, Veneto, Emilia Romagna, and Piedmont. The plants are mainly fed with agro-livestock biomass and the biogas produced has an average methane content of 50%.