“I prezzi al consumo dei beni alimentari continuano a salire, mentre quelli all'origine corrisposti agli agricoltori hanno perso solo a dicembre il 2,5% e spesso non coprono nemmeno i costi di produzione", fa notare il presidente della Cia-agricoltori italiani Dino Scanavino, sulla base di dati Istat. Ha richiamato l’attenzione: "la situazione di difficoltà che sta interessando il settore primario è sempre più diffusa, tanto da essere stata certificata anche dall'Europa durante l'ultimo consiglio Ue dei ministri dell'agricoltura". Il presidente ribadisce che è sempre più urgente "procedere al riequilibrio dei rapporti di filiera, al fine di riconoscere il ruolo centrale della componente agricola e di trasferire su di questa le variazioni positive che si registrano nella fase al consumo".
La confederazione Copagri dichiara: "ancora una volta appare evidente lo squilibrio esistente nei rapporti interni alla filiera. I segni più al livello della commercializzazione non trovano alcun riscontro nelle campagne e anche l'ultimo tentativo per ripristinare equilibrio all'interno della filiera, il cosiddetto articolo 62, non ha prodotto i risultati sperati, ma forse neanche adeguata attuazione".
Da: Agrapress, 22/02/2016