E’ in uscita il secondo volume della collana dedicata ai PAT prodotti agricoli tradizionali della Toscana, frutto della collaborazione fra Accademia dei Georgofili e Unicoop Firenze.
Dopo la castagna, protagonista della prima uscita, si parla qui zucca e cavoli, ovvero i “tesori dell’orto” invernale. Le molteplici forme e varietà di cavoli e zucche sono infatti i principali ingredienti di moltissimi piatti della cucina toscana dei mesi più freddi.
Oggi, in Toscana, sono riconosciute, nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali, due varietà di zucca (Zucca Lardaia e Zucca da semi Toscana), due varietà di cavolo nero (riccio di Toscana e riccio di Lucca) ed ancora due varietà di cavolfiore (precoce toscano e tardivo fiorentino).
La zucca è detta anche il “maiale dei poveri”, perché - come del maiale - di essa non si butta via niente e si può utilizzare in mille ricette dolci e salate. Il cavolo è un’importante risorsa di vitamine. Veniva consumato frequentemente perché non solo è nutriente ed energetico, ma era considerato un ottimo rimedio contro le malattie; veniva per questo chiamato “il medico dei poveri”.
Dopo un breve excursus botanico e storico, corredato da belle immagini antiche originali dell’archivio dei Georgofili, il libretto si conclude con una rassegna di ricette.
Anche questo volume, pubblicato da Giunti, è acquistabile al prezzo di 1,50 € presso i punti vendita Unicoop Firenze.
Francesca Gatteschi, direttore marketing di Unicoop Firenze, commentando questo progetto, ha sottolineato che promuovere la tipicità e valorizzare la cultura del territorio è perfettamente coerente con la missione di Unicoop e la collaborazione con i Georgofili offre un’opportunità in più per procedere in questa direzione.
FOTO SOTTO: il presidente dell’Accademia dei Georgofili, Massimo Vincenzini, e il direttore marketing di Unicoop Firenze, Francesca Gatteschi