Lo scorso 6 febbraio è mancato il georgofilo e grande enologo Giacomo Tachis. Aveva 82 anni ed era malato da tempo; nel 2010 si era ritirato dall'attività. Per decenni è stato illuminato innovatore del settore vitivinicolo, artefice del cosiddetto 'Rinascimento' italiano, padre e inventore di alcune delle più importanti etichette mondiali come Sassicaia, a Bolgheri, e Tignanello, nel Chianti. La bravura di Tachis lo portò negli anni a collaborare con innumerevoli cantine, uscendo dai confini della Toscana per abbracciare tante regioni, specialmente in Sardegna e Sicilia. Innovando il concetto di vinificazione e unendo Sangiovese al Cabernet, diede vita al primo esempio di Supertuscan. Eppure in un'intervista all'ANSA in cui rendeva pubblico il suo ritiro, Giacomo Tachis si definì un "umile mescolavino".
Accademico corrispondente dal 2002, Giacomo Tachis fece uno dei suoi ultimi interventi pubblici proprio all’Accademia dei Georgofili, nell’ottobre del 2010, quando vi presentò il suo libro “Sapere di vino” (Mondadori).