Giacomo Casanova arriva a Parma e dove alloggia chiede da mangiare prosciutto, parmigiano e maccheroni. Perché è a Parma e chiede i maccheroni? Padre, e nonni di Casanova hanno abitato a Parma e certamente gli hanno magnificato i cibi di questa città e è un’occasione per intervistarlo sulle paste di Parma nel Settecento. Nel settembre del 1666 un incendio devasta Londra e Samuel Pepys unitamente a due ammiragli mette in salvo documenti, vini francesi e una grande forma di parmigiano con il sospetto che la forma di Parmigiano e le pregiate bottiglie di vino siano il frutto di una tangente. Queste due storie, narrate come interviste impossibili o immaginarie, permettono di raccontare come il cibo e in una certa misura la storia dell’uomo sta nello scegliere cosa mangiare, capire come produrlo, comprendere come conservarlo e fanno parte di cinquanta narrazioni del libro di Giovanni Ballarini I Maccheroni di Casanova pubblicato da Tarka Edizioni (2022) con una prefazione di Giancarlo Gonizzi.
In questo libro Giovanni Ballarini, Professore Emerito dell’Università di Parma, Accademico Georgofili e Presidente onorario dell’Accademia Italiana della Cucina, intervista i più diversi personaggi sulla loro storia alimentare, cucina e gastronomia. Interrogati sui loro cibi e abitudini questi personaggi aprono uno squarcio sui costumi della loro epoca e l’intervista impossibile si trasforma in una realtà storica ma soprattutto sociale e culturale di rapida, facile e agevole lettura. Iniziando dalla cucina preistorica dell’Uomo di Neanderthal e di Ötzi, intervistando Polifemo, Erodoto, Sinuhe, Porsenna, Lucullo, Plinio e Marziale e altri possiamo conoscere come mangiavano gli antichi Greci, Egiziani, Etruschi e Romani. In modo analogo sono Al-Idrisi, Benedetto Antelami, Carlo Magno, Papa Martino IV, Maestro Martino e altri che interrogati ci parlano dei costumi alimentari medievali. Alla tavola del Rinascimento ci guidano Bartolomeo Sacchi il Platina, Anton Maria Dalli, Cristoforo di Messisbugo, Samuel Pepys, Giacomo Casanova Willis Machell altri. Per la alimentazione e la cucina dell’età moderna le interviste riguardano Napoleone Bonaparte, Talleyrand, Niccolò Paganini, Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Verdi e Anthèlme Brillat-Savarin, per arrivare ai giorni nostri con Egidio Galbani, Gabriele D’Annunzio e Dino Villani.
Tutti questi e altri personaggi, con le loro storie raccolte in un libro piacevolissimo da leggere, ci dicono quanto importante sia il cibo nella storia dell’uomo non solo come alimento, ma anche espressione della struttura sociale e culturale delle diverse società umane.