La specie più nota delle cocciniglie del genere Saissetia, è la “Cocciniglia nera o mezzo grano di pepe” Saissetia oleae (Oliv.) poiché, nella seconda metà del secolo scorso, era il fitofago chiave degli oliveti e degli agrumeti. Altre specie congeneri, presenti nel Bacino mediterraneo, sono: S. miranda (Cock. et Parr.) e S. privigna De L., entrambe macroscopicamente simili alla precedente dalla quale possono essere discriminate in base al numero di setole presenti lungo il margine del corpo, fra le due aperture stigmatiche. Inoltre nelle zampe di ambedue, fra tibia e tarso, è presente un’area sclerificata, che manca nella Cocciniglia nera. Una quarta specie S. coffeae (Walk.), nota come Cocciniglia semisferica delle piante ornamentali, è facilmente riconoscibile poiché la femmina ovigera ha il corpo liscio, di colore castano, più o meno scuro, lungo da 2 a 4 mm. I maschi sono rari e alcune razze sono partenogenetiche. In pieno campo può svolgere una o due generazioni annue, mentre in ambiente protetto può compierne anche cinque. La specie è polifaga e si ritrova spesso sulla pagina inferiore delle foglie di Cycas, ma può infestare anche Aralia, Pittosporum, Asparagum, Palme e Felci. Occasionalmente è presente sugli Agrumi senza, tuttavia, costituire di norma un problema fitosanitario, poiché i vari stadi vengono attivamente predati dai coleotteri coccinellidi Chilocorus bipustulatus e Rhyzobius lophantae, e soprattutto vengono parassitizzati da Imenotteri Encirtidi del genere Metaphychus. Nelle serre, dove l’attività dei suddetti entomofagi è meno efficace, può essere necessario effettuare interventi fitosanitari con oli minerali contro i vulnerabili stadi giovanili (neanidi di prima e seconda età). Riguardo agli oli minerali, che agiscono per asfissia e risultano selettivi nei confronti degli entomofagi, sono attualmente in commercio: l’Olio minerale 213°C (punto di distillazione del 50%), da preferire nei periodi più freddi poiché contiene frazioni più leggere e si degrada più rapidamente, nonché l’Olio minerale 226°C più efficace nel periodo estivo rispetto al precedente; entrambi i formulati assicurano un buon controllo della cocciniglia e limitati effetti secondari indesiderabili sulla biocenosi.
Fig. in apertura: Saissetia coffeae su arancio
Fig.sotto: Saissetia oleae su olivo