Recenti studi hanno mostrato che la gestione in deficit controllato dell’irrigazione, cioè senza soddisfare completamente il fabbisogno dell’albero, determina anche vantaggi per la qualità dell’olio, in quanto la somministrazione razionale dell’acqua consente di ottimizzare la concentrazione di composti fenolici e le note di amaro e piccante. Al diminuire della disponibilità idrica nel suolo aumenta la concentrazione di alcune frazioni derivate dei secoiridoidi e dosando opportunamente l’irrigazione se ne ottengono concentrazioni paragonabili a quelle di olive raccolte da alberi in coltura asciutta.
I benefici dell’irrigazione “in deficit controllato” sono stati evidenziati anche nel rapporto polpa/nocciolo, un parametro qualitativo fondamentale per le olive da tavola. Mentre era già noto che l’irrigazione aumenta il polpa/nocciolo rispetto alla coltura asciutta, è stato dimostrato che, a parità di carica produttiva, il pieno soddisfacimento dei consumi idrici non si traduce necessariamente nel massimo rapporto polpa/nocciolo.
Tra i vantaggi evidenziati vi è il risparmio di acqua nell’olivicoltura da mensa.