Attenzione all'olio di soia, provoca più obesità e diabete secondo una ricerca dell'Università della California, Riverside.
I ricercatori hanno alimentato cavie da laboratorio, di sesso maschile, con diete diverse, ma tutte col 40% di grassi, ovvero la percentuale che gli americani consumano attualmente.
In una dieta i ricercatori hanno utilizzato l'olio di cocco, costituita principalmente da grassi saturi.
In un’altra dieta i ricercatori hanno utilizzato olio di soia, costituito principalmente da grassi polinsaturi.
A queste diete è stato aggiunto un regime alimentare ricco di fruttosio, nella stessa quantità consumata abitualmente da molti americani.
In questo modo i ricercatori hanno potuto appurare gli effetti dei diversi oli, da soli e in combinazione col fruttosio, in una dieta simile a quella in uso negli States.
Rispetto ai topi con la dieta ricca di olio di cocco, quelli alimentati con olio di soia hanno mostrato un aumento di peso, depositi di grasso più abbondanti, un aumento dell'accumulo di grasso nel fegato, diabete e insulino-resistenza.
La scoperta più eclatante, tuttavia, è che il fruttosio avrebbe meno effetti metabolici dell'olio di soia.
I topi con la dieta ricca di olio di soia ha avuto un aumento di peso maggiore di quasi il 25% rispetto ai topi con la dieta a base di olio di cocco e del 9% in più peso rispetto a quelli con la dieta a base di soia e con l'aggiunta di fruttosio. La sola dieta ricca di olio di soia, inoltre, ha provocato un aumento di peso del 12% in più rispetto a quella con olio di cocco e aggiunta di fruttosio.
“E' stata una grande sorpresa per noi scoprire che l'olio di soia causa più obesità e diabete del fruttosio, più volte additato come responsabile dell'attuale epidemia di obesità” ha dichiarato Poonamjot Deol, coautore dello studio.
Negli Stati Uniti il consumo di olio di soia è aumentato notevolmente negli ultimi quarant'anni causa di una serie di fattori, compresi i risultati di studi del 1960 che hanno trovato una correlazione positiva tra acidi grassi saturi e il rischio di malattie cardiovascolari. Come risultato di questi studi, linee guida nutrizionali che sono stati creati incoraggiato la gente a ridurre l'assunzione di grassi saturi, che si trovano comunemente in carne e latticini, e aumentare l'assunzione di acidi grassi polinsaturi presenti negli oli vegetali, come l'olio di soia.
Non solo, l'olio di soia influenza significativamente l'espressione di molti geni che metabolizzano farmaci ed altre sostanze che entrano nel corpo. L'olio di soia, quindi, influenza la risposta corporea a farmaci e composti tossici ambientali.
da: Teatro Naturale, 31 luglio 2015