Dimenticate il tipico aspetto arancione che l’ha accompagnata per anni: il nuovo appeal dell’albicocca si palesa nella varietà Rubista, con un caratteristico sopraccolore rosso vivo su tutta la superficie.
“Un’ondata di nuove cultivar ha stravolto negli ultimi due lustri epidermide e calibro, migliorando altresì le qualità organolettiche, la resistenza alle malattie e – spiega Ugo Palara, direttore tecnico di Agrintesa – l’adattabilità pedoclimatica. Infatti oggi la coltivazione si addice anche nelle zone pianeggianti”. Cambio passo pure nel calendario di raccolta che si è allungato “da 30 a 70 giorni, avvicinandosi a quello del pesco”. L’albicocca va comunque sempre gustata in un momento ben preciso: quando diventa morbida e il profumo si fa più intenso.
Da: Corriere Imprese, 22/06/2015