L’Urbanizzazione Mondiale.
L’espansione della urbanizzazione umana, che sta rapidamente attuandosi nei Paesi emergenti asiatici, africani e sudamericani, avrà conseguenze molto importanti e rivoluzionarie specialmente nei settori industriali ed alimentari mondiali.
Si tratta di spostamenti di centinaia di milioni di persone da aree rurali ad aree urbane, da attività rurali ad attività industriali e di servizio centralizzati.
Dovrà essere riorganizzata ed industrializzata anche nelle aree rurali la produzione alimentare, anche per far fronte alle nuove esigenze concentrate e diversificate, proprie delle popolazioni urbane. Ovviamente, nel frattempo, nelle vaste aree interessate, la meccanizzazione delle operazioni colturali agrarie dovrà sostituire la manodopera finora utilizzata. Dovranno essere anche ristrutturate e realizzate nuove strade e ferrovie per facilitare il commercio e l’industrializzazione di tutte le attività urbane e e rurali, con particolare riferimento alle nuove esigenze alimentari. Da una alimentazione autosostenibile e localizzata nelle passate ed attuali aree rurali ad una concentrata necessità quotidiana di vasti agglomerati urbani. E’ quindi chiaro che anche l’agricoltura dovrà subire profonde modifiche operative e di organizzazione. Quanto si è realizzato nell’ultimo mezzo secolo nei Paesi industrializzati si potrà attuare anche in molti importanti Paesi emergenti.
I Programmi Cinesi.
Il Governo Cinese ha recentemente deciso di attuare un drammatico programma di urbanizzazione. Su un totale di 1 miliardo e 400 milioni di abitanti della Cina, si parla di ri-allocare, entro il 2020, ben 100 milioni di attuali abitanti di aree rurali, finora occupati principalmente in agricoltura, in nuovi centri urbani, dediti principalmente all’industria, al commercio ed ai servizi sociali. Tale programma rappresenterebbe la prima fase di un programma che prevede che il 70% dell’intera popolazione cinese divenga urbana entro il 2025. Il nuovo piano infatti prevede di avere il 60% della popolazione cinese nelle aree urbane entro il 2020, rispetto all’attuale 54% di popolazione urbanizzata.
Possiamo immaginare le conseguenze di un tale incremento della popolazione industriale e della possibile futura offerta commerciale della Cina già nel prossimo decennio ed i conseguenti aumenti delle necessità alimentari del Paese, specialmente per quanto riguarda la disponibilità di carne ed uova, oltre che di cereali ecc.
Inoltre il programma governativo prevede la realizzazione di un miglioramento della qualità della vita nelle nuove e vecchie aree urbane, che dovrà prevedere, oltre che nuove strutture residenziali, di comunicazione (strade e ferrovie) e di servizi sociali (scuole, ospedali, mercati ecc.), anche le disponibilità alimentari e dei servizi connessi. Inoltre sarebbero anche previsti collegamenti ferroviari rapidi tra città di oltre 500 mila abitanti e collegamenti normali tra città con popolazioni minori.
Inutile sottolineare quale potrà essere l’effetto della realizzazione di tale programma, con un nuovo incremento della produzione industriale di tale Paese e quindi di offerte commerciali mondiali, oltre alle già presenti, con effetti disastrosi per l’economia ed il benessere del mondo occidentale Anche le nuove esigenze alimentari potranno influenzare la produzione ed il consumo alimentare mondiale, in quanto anche tale settore dovrà affrontare nuove rapide richieste quantitative e qualitative. Se anche altri importanti Paesi emergenti dovessero attuale tali obbiettivi, nei prossimi decenni la situazione economica ed alimentare mondiale dovrà affrontare sfide mai finora previste.
The expected rapid growth of world urbanization: the revolutionary programs of the Chinese government
The Chinese government recently decided to carry out a dramatic urbanization program. Out of a total of 1.4 billion inhabitants in China, it is said that, by 2020, as many as 100 million of the people presently living in rural areas and mainly working in agriculture will be relocated to new urban centers and work in industry, commerce, and social services. This is said to represent the first phase of a program that foresees 70% of the entire Chinese population becoming urban by 2025. This new plan in fact expects to have 60% of the Chinese population living in urban areas by 2020 compared to the current 54%.
We can imagine the consequences of such an increase in China’s industrial population and its future commercial offer as early as the next decade and the subsequent growth of the country’s food needs, especially as regards the availability of meat and eggs as well as grains, etc.