E’ stato presentato lo scorso 11 giugno all’Expo un rapporto, realizzato dalla Fao e dal Ciheam (Centre international de hautes études agronomiques méditerranéennes), su “gli effetti della globalizzazione e dei cambiamenti nello stile di vita sul modello alimentare globale”. Lo scopo della ricerca è stato riportare l’attenzione sulla dieta mediterranea, illustrando gli effetti negativi del cambiamento dei comportamenti alimentari nella regione del Mediterraneo e promuovendo un programma di azione a supporto delle diete più sostenibili in tutta la regione.
“La dieta mediterranea tradizionale è stata abbandonata in molti paesi mediterranei e gli attuali modelli di consumo alimentare non sono sostenibili” sottolinea il Ciheam, sulla base dei risultati del rapporto, osservando che “nonostante i suoi benefici salutistici ben documentati, la dieta mediterranea, oltre all’erosione in atto del suo patrimonio culturale, subisce anche gli effetti della transizione nutrizionale dove i problemi di denutrizione coesistono con sovrappeso, obesità e malattie croniche …. La maggior parte dei sistemi agroalimentari attuali non è sostenibile a causa della perdita di biodiversità, del degrado di risorse naturali, dei cambiamenti climatici, dell’alto utilizzo di input energetici …. È quindi necessario ricorrere a misure urgenti per fare convergere l’attenzione all’ambiente con l’attenzione all’agricoltura, sia nei paesi in via di sviluppo che in quelli industrializzati”.
Da Agrapress, 11/0672015