Agli inizi del mese di luglio l’industria dell’acqua minerale e delle bevande gassate si è trovata a corto di anidride carbonica di grado alimentare e alle crisi e carenze che hanno caratterizzato l’estate 2022 si è aggiunto l’allarme per l’acqua gassata.
Sembra una piccolezza e per certi versi di fronte a difficoltà ben più importanti lo è sicuramente, ma la storia delle bevande gassate e delle bollicine ha radici antiche e come è avvenuto anche per molti altri “piaceri” mascherati da benefici, si è intrecciata ai suoi esordi con quella della farmacia.
Le bollicine affascinano ed emozionano da tempi antichissimi, siano quelle della fermentazione alcolica, siano le sorgenti termali delle acque “effervescenti naturali”. A queste ultime in particolare vengono attribuite in passato le più diverse attività terapeutiche, ed è a partire dal XVII secolo e poi ancora di più nel corso dei due secoli successivi che ha inizio il turismo termale. Le città europee dove l’acqua sgorga ricca di gas e sali minerali disciolti, sono prese d’assalto, con la speranza da parte di ricchi pazienti e villeggianti, di risolvere i problemi fisici più disparati, e al tempo stesso trascorrere piacevoli soggiorni mondani.
Ad avere azione, dicono i medici, sono i sali disciolti nelle acque di Vichy in Francia o di Seltzer in Germania, ma anche l’“aria immobile”, quello stesso gas che si genera anche nella fermentazione e che solo qualche anno più tardi Antonie de Lavoisier identificherà con il nome di anidride carbonica: un atomo di carbonio e due atomi di ossigeno.
Ma perché allora non separare i sali (come fa il botanico inglese Nehemiah Grew nel 1697 con i sali delle sorgenti di Epsom in Gran Bretagna, dando inizio al successo farmaceutico del cosiddetto sale inglese) e arricchire l’acqua con questi e con l’aria immobile, per poi distribuirla a tutti i pazienti, non soltanto quelli che si possono permettere lunghi soggiorni termali?
Il padre dell’acqua arricchita con anidride carbonica è Joseph Priestley, un grande scienziato e filosofo dell’Illuminismo inglese, che nel 1772 pubblica una comunicazione alla Royal Society dal titolo “Directions for Impregnating Water with Fixed Air”, proponendo un metodo per sfruttare l’ “aria immobile”, in inglese fixed air, che si dispone al di sopra delle vasche di fermentazione della birra, favorendo con un particolare dispositivo illustrato nella pubblicazione, la cattura del gas e la sua solubilizzazione all’interno dell’acqua.
Passano solo pochi anni e negli anni ‘70 del XVIII secolo è un farmacista inglese, Thomas Henry che passa a una produzione su scala maggiore e individua una tecnica per produrre e distribuire l’acqua gassata. E per chi frequenta la fisica non sarà difficile ricordare questo nome perché, probabilmente ispirato dall’industria paterna, sarà proprio William Henry, il figlio di questo farmacista di Manchester, colui al quale dobbiamo la legge sui gas disciolti nei liquidi, la legge di Henry appunto.
Le acque efferverscenti artificiali hanno un successo inaspettato e vengono proposte come perfette imitazioni di quelle che sgorgano dalle città termali di tutto il mondo. A Brighton nel 1820 il dottor F.D. Struve inaugura le sue terme, Le Royal German Spa, dove i pazienti possono trovare le imitazioni delle acque di Carlsbad, Marienbad, Pyrmont, Ems, Seltzer, Spa e Kissingen, senza necessità di oltrepassare la Manica.
Ma se produrre un’acqua gassata è semplice e relativamente sicuro, altrettanto non lo è confezionarla e trasportarla, e così nascono macchine e sistemi di imbottigliamento, chiusure ermetiche e metodi di arricchimento in situ, le soda fountains presenti nelle farmacie e gli erogatori domestici.
Può sembrare strano ma ben presto, i sali che arricchiscono le acque vengono abbandonati anche se, persa anche la somiglianza con la sorgente termale tedesca, il nome utilizzato in tutto il mondo per l’acqua con le bollicine resterà associato all’acqua di Seltzer o Seltz.
L’acqua gassata da sola infatti è probabilmente più dissetante e appagante, ma il motivo è anche un altro: l’azione benefica viene attribuita direttamente all’anidride carbonica. “E siccome l’esperienza aveva dimostrato che le proprietà stimolanti sull’organismo ed il sapore fresco ed acidetto di queste acque sono dovute unicamente all’acido carbonico, si abbandonò l’aggiunta di Sali all’acqua e si procedette alle preparazioni di soluzioni sovrasature di acido carbonico” si legge alla voce “acque gassose” dell’Enciclopedia delle arti e industrie a cura del Marchese Raffaele Pareto nel 1878.
Secondo una teoria particolarmente radicata in quegli anni, dovuta al medico irlandese David Mc Bride, all’anidride carbonica si attribuisce il potere di curare tutte le malattie nelle quali si osservi un deperimento dei tessuti, come lo scorbuto ad esempio, la malattia che oggi sappiamo invece essere legata a una carenza di vitamina C, che decima tra il XVII e il XVIII secolo gli equipaggi delle spedizioni di scoperta e conquista che solcano i mari. Ed è proprio per integrare la dieta con gli effetti benefici dell’anidride carbonica che l’Ammiragliato inglese inserirà tra gli esperimenti degli scienziati di bordo delle missioni di James Cook la produzione della birra e che più tardi provvederà a fare enormi scorte di acqua gassata per le cambuse delle golette e dei velieri (Brett J. Stubb, 2003).
Ma se ha effetto, o almeno così si crede, l’anidride carbonica, perché non avrebbero dovuto averla anche altri gas? E infatti nascono, sempre per fini terapeutici, anche altre acque gassate arricchite per esempio in ossigeno. Nella descrizione del Sodor, una bottiglia per la gassificazione domestica delle acque, sulla rivista per le famiglie Il Buon Consigliere nel 1899, si legge “Questa invenzione presenta parecchi vantaggi, non tanto per l’uso domestico quanto per le applicazioni terapeutiche, a cui è suscettibile. Infatti oltre l’acido carbonico, si potrà mescolare al liquido il gaz ossigeno puro, tanto indicato in molte malattie”.
Talmente indicato che in alcuni ambienti di queste applicazioni terapeutiche presunte ma inesistenti (dal momento che la capacità di assorbimento dell’ossigeno dal sistema gastrointestinale al sangue non è stato mai verificato), resta traccia ancora oggi e le acque minerali addizionate di ossigeno sono vendute a caro prezzo soprattutto agli amanti del fitness, il benessere o la medicina olistica.
Una prova che le fake news, nate bufale, indipendentemente dai mezzi con i quali sono diffuse, siano riviste, rotocalchi e settimanali in carta dell’800 e del 900, passaparola o social media, una volta messe in circolazione sono molto difficili da fermare, anche a distanza di molti anni.
Sotto: dispositivi per la produzione di acque gassate
Tutte quelle bollicine, Alessandra Biondi Bartolini, Il Tascabile https://www.iltascabile.com/scienze/bevande-gassate-bollicine/