Si è inaugurata ieri all’Accademia dei Georgofili, la mostra “Firenze e le Esposizioni, Le Esposizioni a Firenze. Agricoltura, scienza, alimentazione (1851-1911)”.
Il percorso espositivo si lega idealmente all’Expo di Milano e approfondisce la partecipazione dell’Accademia e di altre istituzioni toscane alle Esposizioni Universali, internazionali e nazionali, in un arco cronologico che va dal 1851 al 1911.
L’Accademia fu infatti la prima a sostenere la nascita di pubbliche esposizioni in Toscana nella prima metà del XIX secolo e ad organizzare, insieme a Angelo Vegni e Filippo Corridi, la partecipazione toscana all’Esposizione di Londra del 1851, contribuendo poi alla costante partecipazione toscana nel corso delle successive manifestazioni.
La mostra raccoglie interessanti e spesso sconosciuti oggetti che sono stati presentati alle Esposizioni universali: dal cilindro di porcellana “lussuosamente decorato” per fare il burro, segnalato a Parigi nel 1855 – conservato presso il Museo FirST – Firenze Scienza e Tecnica – ai semi raccolti nell’Esposizione del 1867 o ai frutti in gesso della collezione Garnier-Valletti (FOTO) conservati dall’Istituto Agrario di Firenze. Fra i tanti oggetti segnaliamo anche i materiali provenienti dalla raccolte naturalistiche del Museo presentati alle Esposizioni di Parigi del 1878 e di Berlino nel 1880.
Completano la mostra materiali in paglia, strumenti tecnici, campioni di marmo e pietre, oltre a documenti manoscritti, libri e, soprattutto medaglie e diplomi, che testimoniano la ricca – e poco nota- partecipazione toscana alle varie Esposizioni.
La mostra, organizzata con in stretta collaborazione con il Museo Galileo e il Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze, è stata realizzata grazie anche al materiale messo a disposizione dalla Biblioteca di Scienze dell’Università degli Studi di Firenze, Fondazione Scienza e Tecnica, dall’Istituto d’Istruzione Superiore Statale “A. Vegni” de Le Capezzine, dall’Istituto Tecnico Agrario di Firenze, dal Museo della Paglia e dell’Intreccio “D. Michelacci” di Signa, dal Museo dei Mezzi di Comunicazione di Arezzo e dalla Società Toscana di Orticultura – Firenze.
Fino al 28 luglio 2015, ingresso libero, da lunedì al venerdì, ore 15-18.