L’Accademia dei Georgofili ha compiuto un nuovo e sostanziale passo nella valorizzazione degli studi storici dedicati all’agricoltura e al mondo delle campagne. Si tratta di un progetto che parte da lontano, con la digitalizzazione realizzata negli scorsi anni di tutti i fascicoli della Rivista fin dalla fondazione (1961), realizzata mediante acquisizione digitale, OCR e verifica degli errori per assicurare la migliore riuscita e l’efficacia delle ricerche full text. La nuova iniziativa, intrapresa grazie all’impegno finanziario dei Georgofili, mira oggi non solo a migliorare la fruizione di questo originale patrimonio culturale, ma anche al raggiungimento dei più alti livelli di accreditamento tra le riviste scientifiche dell’area storica.
Il sito web della Rivista di Storia dell’Agricoltura (RSA) è stato innanzitutto rinnovato, migliorando le modalità di consultazione (sfogliatore, anteprime articoli in corso di stampa) e gli strumenti per la ricerca (autore, soggetto, full text), oltre a rendere più trasparenti le politiche editoriali e i processi di valutazione che risultano allineati con le norme adottate dalle principali riviste scientifiche.
Sono stati inoltre ampliati i contenuti ad accesso aperto, che comprendo sia i cinque volumi della Storia dell’agricoltura italiana (edita su iniziativa della Rivista nel 2002), sia tutta la collezione dei Quaderni della Rivista.
L’adozione delle più aggiornate tecnologie digitali ha inoltre consentito di realizzare un ulteriore progetto, denominato Corpus di Storia Agraria (CSA) accessibile sempre dal nuovo sito della Rivista (RSA). Il Corpus nasce con l’obiettivo di fornire agli studiosi un unico ambiente che raccoglie testi (repository) di interesse per la storia agraria, interrogabili con uno strumento di ricerca esperto. La costituzione del Corpus è un’operazione innovativa, finalizzata a fornire uno sguardo ampio, diacronico e documentato sui contenuti e sul lessico della ricerca in storia agraria, secondo le linee scientifiche della Rivista di storia dell’agricoltura.
Attualmente il Corpus (CSA) mette a disposizione della comunità scientifica i contenuti indicizzati di tutta la produzione dalla Rivista di storia dell’agricoltura (i fascicoli della Rivista, tutti i Quaderni e i cinque volumi della Storia dell’agricoltura italiana). Ma l’obiettivo del progetto è quello di allargare le risorse mediante accordi con altre riviste e istituzioni, in modo da realizzare una “Biblioteca di storia agraria” che raccolga edizioni in open access dall’Italia e dall’Europa. Il processo di valorizzazione scientifica a cui risponde il Corpus non è dunque destinato a rimanere statico, ma preannuncia possibili nuove implementazioni nel futuro. Il CSA intende infatti essere un avamposto della ricerca comparata nella storia dell’agricoltura in via di costante aggiornamento, capace di attirare nuove fonti di diversa provenienza – cronologica e geografica, tematica e istituzionale – per costituire un repository ancora più ampio e integrato.
Con questa iniziativa l’Accademia dei Georgofili e la Rivista di Storia dell’Agricoltura promuovono in modo deciso la fruibilità della ricerca in open access, mettendo a disposizione tutto il patrimonio prodotto in oltre sessant’anni di attività, ma contribuiscono anche alla realizzazione di nuovi strumenti per la ricerca storica, secondo una prospettiva organica e integrata.
Il patrimonio documentario di cui il Corpus si avvale è già ampio e rappresenta una comunità scientifica consolidata, ma vuole anche essere un’occasione per realizzare reti di collaborazione al fine di promuovere gli studi nel campo della storia dell’agricoltura, secondo gli intenti originari promossi fin dalla fondazione della Rivista da Ildebrando Imberciadori e proseguiti con determinazione da Giovanni Cherubini e dall’attuale Comitato Scientifico della Rivista.