Da più di 35 anni la sicurezza dell’operatore in caso di ribaltamento del conducente della trattrice è assicurata da una struttura di protezione collocata attorno al posto di guida (sistema di prevenzione di tipo passivo: non impedisce l’accadimento dell’incidente, ma mira a limitarne le conseguenze negative).
Dal punto di vista legislativo, in Italia esistono obblighi ben precisi, a carico sia del datore di lavoro (D.Lgs. 81/08) che dei costruttori (Direttiva 2006/42/CE) per proteggere i lavoratori dalle conseguenze di ribaltamenti e di caduta di oggetti dall’alto. Rispetto alla Direttiva Macchine previgente, quella attuale considera in modo diverso il rischio di ribaltamento da quello di rovesciamento laterale.
Analogamente, in caso di rischi connessi a cadute di oggetti o di materiali, la macchina deve essere munita di una struttura di protezione adeguata capace di garantire un volume limite di deformazione.
Nel sito dell’ISPESL (
www.ispesl.it) sono riportate le linee guida per dotare le trattrici, che ne sono ancora sprovviste, di dispositivi di sicurezza. Molte trattrici continuano infatti a non avere sistemi di protezione.