Lunedì 9 marzo si è aperto a Palazzo Vecchio l'ultimo appuntamento della serie "Il territorio come destino", il percorso organizzato dalla CIA per la messa a punto del proprio contributo alla carta di Milano in vista dell'Expo. Nel corso dei avori, conclusi dal presidente nazionale della CIA Dino Scanavino, sono intervenuti i ministri delle politiche agricole Maurizio Martina e dell'ambiente Gian Luca Galletti; gli europarlamentari Giovanni La Via, presidente della commissione ambiente, e Paolo De Castro, coordinatore S&D in Comagri; il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi; il presidente dell'Accademia dei Georgofili Giampiero Maracchi e Claudia Sorlini, del comitato scientifico di Expo. Consumo di suolo, rapporto dell'agricoltura con il territorio, Expo, sono stati i temi affrontati nel corso del convegno. Non sono mancati riferimenti alla più stretta attualità, dai danni causati dal maltempo, in particolare in Toscana, a quelli da fauna selvatica, alla questione dell'IMU agricola.
L'intervento di Maracchi e' stato incentrato sui cambiamenti climatici. "Quest'anno le lucertole non sono andate in letargo. Loro dei cambiamenti climatici se ne sono accorte, gli esseri umani ancora no", ha detto. O meglio - ha precisato - se ne sono accorti ma non sono ancora disposti a cambiare i propri comportamenti, i propri consumi, per attenuare le conseguenze. Maracchi ha sottolineato il ruolo che l'agricoltura può giocare. Le conclusioni del convegno sono state svolte dal presidente della CIA Dino Scanavino, il quale ha sottolineato come la confederazione abbia da tempo intrapreso una riflessione sul territorio, sull'ambiente, sull'agricoltura."Non so se il gettito atteso dal governo dall'IMU agricola possa essere ridotto, ma se così non
è va ripartito in modo diverso", ha detto in particolare il presidente della CIA,ribadendo le motivazioni della mobilitazione in corso da parte di Agrinsieme, il coordinamento di cui la CIA fa parte insieme a Confagricoltura e alleanza delle cooperative. Una mobilitazione - ha detto - che non e' contro il governo, ma vuole rafforzare in esso "la consapevolezza che ci sono aree che una tassa come l'IMU non la possono pagare".
Da Agrapress: 9/03/2015