Tenacia, passione per la ricerca e rigore scientifico: la sintesi di Nicola Sante Iacobellis, spentosi improvvisamente e prematuramente lo scorso 23 maggio. Il Comitato sui problemi della difesa delle piante dell’Accademia dei Georgofili vuole ricordare un valente Patologo vegetale, la cui produzione scientifica si estende dal 1975 fino al febbraio 2022, nella positiva caparbia e irriducibile volontà di capire e scoprire ancora nuove cose sul batterio agente causale della Rogna dell’Olivo, suo compagno fedele nella vita scientifica, insieme ma più di altre pseudomonadi fitopatogene.
L’attività scientifica internazionale di Nicola si data indietro di molti decenni, come visiting scientist presso Università prestigiose quali l’Università della California, a Davis, quando ancora non erano molti i ricercatori del suo settore che in Italia superavano la dimensione nazionale. E qui lo ricordano insieme a me anche gli amici e colleghi che ha guidato nell’organizzazione dell’International Conference on Plant Pathogenic Bacteria 2022, con fermezza e con semplice e spontaneo piglio paterno d’altri tempi.
Ti ricordiamo presi da un apparente contrasto di sentimenti, dove la mestizia si mescola con l’accusa, struggente, di averci lasciato a poche settimane dal traguardo. Eh sì, traguardo è l’espressione più adatta, perché questa avventura che abbiamo vissuto insieme negli ultimi quattro anni è stata una sorta di prova di resistenza, con te e Roberto Buonaurio, con i vostri così diversi temperamenti, perseveranti promotori e indefessi nocchieri di questo importante appuntamento che si sarebbe dovuto tenere nel 2020, Anno internazionale della salute delle piante, beffardamente bloccato dalla pandemia da SarsCov2.
E infine c’è il ricordo di amici come Giuseppe Surico e Dino Varvaro, che hanno avuto l’opportunità di conoscere oltre 50 anni fa Nicola come adulto e risoluto studente di Scienze biologiche quando già nei ruoli del CNR quale tecnico, per poi continuare a condividere vita personale e professionale quando Nicola è passato all’Università dove è rimasto come professore Ordinario di Patologia vegetale presso l’Università della Basilicata, fino al pensionamento nel 2015.
Ti vogliamo pensare sempre come in questa foto, nella brezza leggera anche qui scruti lontano.
Ciao, Nicola!