Lo Svalbard Global Seed si trova a Longyearbyen nell’isola di Spitsbergen (a circa 1200 km dal Polo Nord) ed è un fortino biologico a prova di bomba, oltre che di terremoto, inondazioni e attacchi terroristici; costruito per 120 metri all’interno di una montagna arenaria, 100 metri sul livello del mare per non rischiare innalzamenti delle acque dovuti allo scioglimento dei ghiacciai. In questo caveau ghiacciato sono stoccati semi di tutto il mondo, con la missione di garantirsi la possibilità di poter reimpiantare una natura (eventualmente) estinta; oltre 100 Paesi hanno seminato le loro riserve per un nuovo futuro: una collezione di 840 mila esemplari, 500 semi per ognuna. Anche Bill Gates ha sostenuto questo progetto.
Ola Westengen ogni giorno coordina la pioggia di semi che atterra su Longyearbyen, cittadina di 2 mila anime, 3 mila orsi e un’infinità di natura potenziale. Quattro porte di sicurezza sbarrano l’ingresso di un tunnel di 125 metri che porta a tre grotte di 1.200 metri cubici dove i campioni sono conservati 18 gradi sotto zero, una quarantina di metri sotto il ghiaccio. Al minimo di ossigeno. “Chi entra qui dentro si sente in una cattedrale congelata. Dentro sono memorizzati 10 mila anni di storia naturale”, dice Ola.
L’edificio è di proprietà del governo norvegese, ma il contenuto di ogni cassetta di sicurezza appartiene a chi lo ha depositato.
Il New York Times lo ha soprannominato il “Fort Knox del cibo”.
Da: Corriere.it, 28/11/2014