Negli ultimi anni si stanno sempre più diffondendo e sviluppando nuove tecnologie che aiutano a gestire in maniera precisa sia le superfici agricole che quelle forestali. Queste innovazioni vengono normalmente incluse all’interno del concetto più ampio di “Agricoltura di Precisione”, che consiste nella gestione agronomica differenziata del terreno considerandone la variabilità spaziale. Inoltre l’impiego di sistemi autonomi (robot) costituisce un ulteriore passo avanti nell’ambito di questa tendenza ad una automatizzazione dell’agricoltura, per cui è ipotizzabile prevedere che in un prossimo futuro nel settore della meccanizzazione agricola si assisterà a una vera e propria rivoluzione, supportata da macchine di questo tipo.
In questo contesto, dal 2010 al 2014, è stato realizzato un progetto di ricerca denominato RHEA (Robot Fleets for Higly Effective Agriculture and Forestry Management), finanziato nell’ambito del Settimo Programma Quadro dell’UE. Il progetto è stato caratterizzato da un rilevante carattere multidisciplinare e ha incluso complessivamente 15 diversi partner europei, tra università, centri di ricerca, società spin-off e ditte private, in modo da coinvolgere diverse tipologie di competenze tecniche, ingegneristiche ed agronomiche, come la robotica, l’informatica, la meccanica agraria, la malerbologia, le telecomunicazioni. L’obiettivo è stato quello di progettare, realizzare e testare un sistema automatico e robotico per il controllo delle infestanti su specie erbacee e per l’effettuazione di trattamenti fitosanitari su specie arboree e forestali. Questo importante traguardo è stato perseguito realizzando una flotta di robot composta da unità aeree e terrestri, che lavorano a stretto contatto tra loro. Ciascuna unità è equipaggiata con un sistema di acquisizione e uno di attuazione, ed è in grado di lavorare in tre scenari diversi: controllo chimico delle infestanti su frumento, gestione fisica delle malerbe su mais mediante applicazione di mezzi meccanici e termici e trattamenti fitosanitari su olivo. Allo stato attuale, le macchine e le attrezzature sono state realizzate, testate e ottimizzate.
In particolare la macchina “Intelligente” per il controllo fisico delle infestanti su mais è stata realizzata presso l’Università di Pisa, mentre l’irroratrice per la distribuzione mirata dei prodotti fitosanitari su colture arboree è stata realizzata presso l’Università di Firenze. La “final demo” del progetto ha avuto luogo il 21 maggio u.s. a Madrid, presso lo CSIC – CAR ed è stata giudicata di grande valore scientifico dai funzionari della Comunità Europea presenti.
I risultati conseguiti nell’ambito del Progetto RHEA, grazie alle molteplici competenze presenti, sono decisamente promettenti e, comunque, rappresentano una proposta concreta di applicazione delle tecniche innovative e di avanguardia dell’agricoltura di precisione alla difesa dei vegetali e possono pertanto contribuire a fornire strumenti efficaci agli agricoltori, affinché questi possano ridurre sensibilmente (del 50% circa) l’impiego di agrofarmaci, sia su coltivazioni erbacee e orticole che su colture arboree.
Foto di apertura: un drone volante che può essere utilizzato per servizi di monitoraggio in agricoltura
Foto 2: operatrice sviluppata dall'Università di Pisa per il controllo di precisione delle infestanti su mais mediante mezzi meccanici e termici
Foto 3: Irroratrice per trattamenti in volume a rateo variabile sviluppata dall'Università di Firenze