Il 13 Maggio u.s. è stata presentata presso l’Aula dei Gruppi Parlamentari di Via di Campo Marzio a Roma, con il patrocinio del Senato della Repubblica, il disegno di legge quadro (ddl 1181) per la protezione e la gestione sostenibile del suolo, promosso dall’Associazione Italiana Società Scientifiche Agrarie (AISSA) e che ha visto il forte coinvolgimento della Società Italiana di Pedologia (SIPE) e della Società Italiana della Scienza del Suolo (SISS).
E’ ormai evidente che la degradazione del suolo sta diventando un’emergenza a livello planetario e lo è tanto più in Italia a causa della tipologia di suoli molto vulnerabili. A ciò si aggiunge un uso non sempre corretto di questa risorsa che, in conseguenza anche dei cambiamenti climatici, sta portando ai dissesti idrogeologici, o meglio idropedologici, a cui troppo spesso assistiamo. Eppure il suolo è una risorsa non rinnovabile, è un elemento essenziale del nostro paesaggio e produce beni e servizi non sostituibili, quali, ad esempio, cibo, biomasse, materie prime, biodiversità, filtro per le acque, stoccaggio di carbonio.
Già da queste premesse risulta evidente quanto sia importante e assolutamente necessaria una legge quadro per la “Protezione e la gestione sostenibile del suolo” che deve assolutamente fornire, fra l’altro, linee guida che consentano di operare una pianificazione del territorio che parta dalla conoscenza del suolo, dalla conoscenza dei processi che in esso avvengono e che, soprattutto, sia finalizzata alla prevenzione della degradazione ambientale. Occorre una presa di coscienza che per qualsiasi intervento sul suolo i risultati si vedono nel lungo termine e, proprio per questo, si impone un drastico cambiamento nella cultura della protezione dell’ambiente; da qui la necessità di una legge adeguata il cui principale obiettivo è quello di istituire un quadro per la protezione del suolo e la conservazione delle sue capacità di svolgere le sue funzioni ed i suoi servizi ambientali, economici, sociali e culturali.
Quest’obiettivo è perseguito attraverso strumenti ispirati alla Soil Thematic Strategy:
• costruzione di un idoneo quadro conoscitivo dei suoli italiani e dei loro servizi/funzioni ecosistemici;
• individuazione delle principali minacce che incombono sulla risorsa suolo;
• individuazione delle aree attualmente minacciate o potenzialmente soggette a degrado del suolo;
• individuazione di piani d'azione specifici per ogni tipo di minaccia e predisposizione di misure di prevenzione e di riduzione del degrado del suolo.
Nel perseguire quest’obiettivo si contribuisce ad un altro obiettivo più utile ed immediato per le Regioni ed i Ministeri, cioè la migliore implementazione di molte norme in materia di ambiente ed agricoltura che riguardano direttamente o indirettamente il suolo.
Tale proposta può anche contribuire nell’assoluta necessità di educare l’opinione pubblica alle problematiche della conservazione del suolo e, per quanto riguarda il settore agricolo e forestale, a persuadere gli operatori del settore ad adottare pratiche sostenibili di gestione del suolo.