Dopo l’uscita del secondo volume sui prodotti alimentari tipici della Puglia, edito in proprio fra la fine del 2021 e il gennaio del 2022, dal Prof. Vittorio Marzi (Presidente della Sezione Sud Est dei Georgofili) e dal ricercatore Leonardo Verdini, in collaborazione con Renato Morisco, chef e gastrosofo, non possiamo che manifestare una certa meraviglia per un’opera che si merita l’aggettivo di “enciclopedica”.
Che i prodotti agricoli e alimentari rappresentino la cultura e le tradizioni di un paese lo sappiamo bene e gli autori hanno ben compreso il senso del Decreto Ministeriale del 9 aprile 2008 che, in premessa, definiva i prodotti agroalimentari tradizionali come «espressione, oltre che dell’inventiva, dell’ingegno e del processo di evoluzione socio-economica delle collettività territoriali italiane, anche delle tradizioni e della cultura delle regioni, delle province e in genere delle comunità diffuse sul territorio italiano».
Prodotti agricoli, tradizione, antichi saperi, storia e quella creatività, così frequente nelle nostre comunità rurali, si integrano armoniosamente nello scorrere le 600 pagine riccamente illustrate del primo volume del quale dobbiamo notare, in primis, la precisa e documentata ricerca storica – che potrebbe essere quasi essere definita Enciclopedica – mentre con il secondo volume viene svelata quel profondo legame fra prodotti e territorio, fra cultura e identità, con la contestualizzazione in quel sistema di tradizioni locali fatto di sagre, feste e tradizioni dall’antico significato.
Il volume tuttavia non si ferma ad analizzare solo i PAT come il titolo farebbe supporre ma riporta dati, notizie e storie delle varietà autoctone di piante fruttifere e varietà orticole, così come di tutte gli altri strumenti di protezione e valorizzazione dei prodotti agricoli e alimentari – dalle DOP, alle DOCG, ai presidi Slow Food solo per citarne alcuni – inserendoli in quel contesto territoriale rappresentato, ad esempio, dai vari percorsi di valorizzazione turistica e commerciale come le Strade del Vino oppure in quella vasta rete di Comuni per ciascuno dei quali sono elencati piatti tipici ed eventi.
Il volume di Marzi, Morisco e Verdini rappresenta quindi qualcosa di più di un contributo completo e scientifico alla conoscenza dei prodotti agroalimentari pugliesi: è un viaggio vero e proprio, un grand tour alla scoperta di veri e propri tesori agroalimentari della Puglia che ci svela una verità sorprendente: quel forte spessore culturale che si cela dietro il gesto apparentemente istintivo del mangiare – per riprendere un concetto caro a Camporesi.
Per concludere questa breve recensione non possiamo che invitare tutte le regioni a prendere esempio da questo lavoro per realizzare degli atlanti regionali dei prodotti agroalimentari sottoposti a tutela così come auspicato dalla normativa.
Un’ultima riflessione e una provocazione: grazie a questo “patrimonio culturale immateriale” – come lo definiva la Convenzione Unesco del 2003 – rafforziamo la nostra identità culturale alimentare – con effetti benefici sull’economia dei nostri territori. In questa ottica di “prossimità”, resa così evidente con la situazione pandemica degli ultimi anni, possiamo riprendere quel percorso di creatività e di innovazione e guardare anche al futuro iniziando a valorizzare quelli che potremmo definire “prodotti agroalimentari innovativi”?
Vittorio Marzi, Renato Morisco, Leonardo Verdini “Prodotti alimentari tipici della Puglia. Feste religiose, fiere, sagre, tradizioni dei comuni”, 2 volumi, pp. 600, pp. 732, ill. - pubblicazione in proprio 2021-2022
NB: I volumi non sono in vendita, per eventuali richieste in omaggio rivolgersi al Prof. Vittorio Marzi