Escluse poche specie fitofaghe della sottofamiglia Epilachninae, le circa 4000 specie di Coleotteri Coccinellidi afferenti alle sottofamiglie Scymininae, Chilocorinae, Coccidulinae e Coccinellinae, sono quasi tutte zoofaghe e attive predatrici di insetti fitofagi. Ai fini applicativi, in relazione al loro prevalente regime alimentare, vengono distinte in specie a regime dietetico vario, e in specie prevalentemente predatrici di acari, di aleirodi, di cocciniglie e di afidi. Tale distinzione è importante per il loro corretto impiego in programmi di controllo integrato. Fra le specie afidifaghe la più nota è la Coccinella septempunctata, le cui larve vivono a spese di afidi che infestano piante erbacee o arbustive. In Sicilia, sono ampiamente diffuse anche le polimorfe Adalia bipunctata e Hyperaspis (Adonia) variegata. Quest’ultima, presente in Europa, Asia e Africa settentrionale è stata introdotta nelle Americhe per la lotta biologia a numerosi afidi nocivi quali Aphis nerii, A. gossypii, A. fabae, Disaphis crataegi, Aulacortum solanii, Macrosiphum euphorbiae, ecc.; in assenza dei suoi ospiti d’elezione il coccinellide sopravvive nutrendosi di polline, ovvero predando Acari (Panonychus citri), Aleirodi (Bemisia tabaci), Cocciniglie (Saissetia oleae e Coccus hesperidum), nonchè uova di Lepidotteri. L’adulto ha il corpo ovale lungo da 3 a 6 mm; il pronoto è di colore bianco giallastro con macchie nere a forma di maschera. Le ali anteriori sono di colore arancione con un variabile (da 3 a 15) numero di macchie nere in base al quale sono state descritte numerose variazioni cromatiche; pertanto per l’identificazione specifica su basi morfologiche, occorre esaminare i genitali esterni. In Sicilia, lo sviluppo da uovo ad adulto, in pieno campo, si completa in circa 40 giorni mentre in laboratorio, a una temperatura costante di 25°C, dura 15 giorni. Le femmine adulte vivono in media due mesi, durante i quali depongono di norma 200 uova, con un massimo di circa mille. La Coccinella di Adonia, dal notevole potenziale biotico, è presente in tutta Italia in ambienti esposti e assolati, dove pullulano le specie afidiche ospiti; sull’Etna si spinge fin quasi a 2000 m s.l.m.m. dove le larve vengono spesso predate da altri Coccinellidi di maggiori dimensioni. H. variegata si rinviene facilmente su piante di Nerium oleander, Hoja carnosa, Asclepia curassovia e Gomophocarpus fruticosus, infestate dall’Afide giallo Aphis nerii, che non viene predato dagli altri Coccinellidi afidifagi presenti nei nostri ambienti per i quali risulta tossico. Un interessante aspetto biologico della specie riguarda la sex ratio a favore delle femmine. E’ stato accertato che tale fenomeno è dovuto alla elevata mortalità dei maschi, durante l’embriogenesi, nel corpo delle femmine infette da un Batterio del gruppo Flavobacteria-Bacteroides. Tale fenomeno accertato anche nell’altro coccinellide Coleomegilla maculata, può essere considerato, al pari del cannibalismo uno dei meccanismi di autoregolazione della densità di popolazione delle specie.
Foto: Adulti di H. variegata su Robinia infestata da Macrosiphum euphorbiae