Salem A. Waksman vinse il premio Nobel nel 1952 perché aveva scoperto la streptomicina, un antibiotico efficace contro la tubercolosi e prodotto da un microorganismo del suolo Streptomyces grisues. Tra gli scienziati del suolo, Waksman è conosciuto per i suoi studi di microbiologia e biochimica del suolo. Per esempio, propose la teoria del complesso ligno-proteico per spiegare la umificazione del suolo: le molecole umiche erano il prodotto della interazione tra proteine microbiche e lignina modificata dall’attività degli organismi del suolo. Nel 1927 propose nel libro “Principle of Soil Microbiology” (Wlliams & Wilkins, Baltimore) sette domande le cui risposte avrebbero portato a comprendere il funzionamento del suolo, che dipende in gran parte dall’attività degli organismi che ci abitano.
Le sette domande erano:
1) What organisms are active under field conditions and in what ways
2) What associative and antagonistic influences exist among soil microflora and fauna?
3) What relationships exist between soil organic matter (SOM) transformations and soil fertility?
4) What is the meaning and significance of energy balance in soil, in particular with reference to C and N?
5) How do cultivated plants influence soil transformations?
6) How can one modify soil populations and to what ends?
7) What interrelationships exist between physicochemical conditions in soil and microbial activities?
Oggi sappiamo che il funzionamento del sistema suolo-pianta dipende in gran parte dalle tematiche proposte da Waksman.
L’avanzamento delle conoscenze relative alle tematiche delle domande proposte da Waksman fu discusso da Arther D. McLaren, il padre delle biochimca del suolo, nel 1977 e da Van Elsas ed il sottoscritto nel 2019. Lo scopo del capitolo del libro nel quale abbiamo discusso lo stato di avanzamento di tali conoscenze era quello di far conoscere lo sviluppo storico della relativa ricerca in un periodo nel quale la bibliografia passata, specialmente quella non raggiungibile dalle ricerche via computer, è ignorata. Ciò porta a due tipi di problemi: 1) pubblicare ciò che è già stato pubblicato; 2) il diffondersi di concetti imprecisi o peggio sbagliati.
Mi propongo di riportare nel Notiziario di informazione a cura dell’Accademia dei Georgofili (Georgofili INFO) l’avanzamento delle conoscenze in una serie di contributi ciascuno dedicato ad una singola domanda, sottolineando anche gli aspetti che necessitano ancora di ulteriore ricerca per la loro comprensione.