La crescente preoccupazione per la sicurezza degli approvvigionamenti alimentari sta producendo un’ondata di investimenti privati in Africa, che molti sperano possa porli al centro di una rivoluzione verde. Per soddisfare la crescente domanda alimentare, l’Organizzazione ONU per l’alimentazione e l’agricoltura ritiene debbano essere coltivati altri 6 milioni di ettari all’anno, per i prossimi 30 anni. Dal momento che l’Africa sub-sahariana possiede circa il 60% delle terre non ancora coltivate nel mondo, l’agricoltura della regione sta cominciando ad essere considerata un investimento interessante. Purtroppo, fino ad oggi, uno stato di diritto debole, instabilità politica e politiche commerciali proibitive, hanno fatto sì che la produttività restasse bassa e gli investimenti non arrivassero. Nell’Africa sub-sahariana, i raccolti sono circa un terzo della media mondiale, pari ad una tonnellata per ettaro, sottolineando le potenziali sfide – e le opportunità – per gli investitori.
Da: The Wall Street Journal” (USA), 29 ottobre 2010