Il nuovo rapporto della FAO sulle risorse idriche e del suolo traccia un quadro allarmante

  • 15 December 2021

L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) ha pubblicato un autorevole rapporto (https://www.fao.org/land-water/solaw2021/en) che mette in evidenza un peggioramento dello stato delle risorse idriche, dei suoli e dei territori, il quale a sua volta mette a rischio la possibilità di nutrire una popolazione mondiale che entro il 2050 dovrebbe aggirarsi intorno ai dieci miliardi di persone.
“Al giorno d'oggi gli ecosistemi terrestri, acquatici e del suolo sono soggetti a pressioni intense e molti hanno già raggiunto un livello critico di stress,” scrive il Direttore Generale della FAO, QU Dongyu, nella prefazione al rapporto di sintesi dal titolo "Stato delle risorse idriche e del suolo del pianeta per l'alimentazione e l'agricoltura: sistemi a un punto di rottura" (SOLAW 2021). “Date tali premesse, è evidente che in futuro la sicurezza alimentare dipenderà dalla nostra capacità di salvaguardare le risorse terrestri, idriche e del suolo.”
Stando al rapporto, se si continuasse sulla rotta attuale, l'aumento del 50 percento della produzione di cibo necessario a sfamare la popolazione mondiale potrebbe comportare un incremento fino al 35 percento del consumo di acqua per scopi agricoli. Ciò a sua volta potrebbe causare disastri ambientali, inasprire la concorrenza per lo sfruttamento delle risorse e alimentare nuove crisi e conflitti sociali.
A fronte di una limitata superficie di terra coltivabile e della scarsità delle risorse di acqua dolce, intensificare il ricorso alle tecnologie e all'innovazione è di vitale importanza. Occorre innanzitutto potenziare l'architettura digitale necessaria a fornire dati e informazioni essenziali e soluzioni per l'agricoltura basate sulla scienza, che sfruttino pienamente le tecnologie digitali e risultino neutrali dal punto di vista climatico.
La governance dei suoli e delle risorse idriche deve essere più inclusiva e flessibile, adatta a offrire benefici a milioni di piccoli agricoltori, donne, giovani e popolazioni indigene. Sono queste, infatti, le categorie di persone più vulnerabili ai pericoli climatici e ad altri rischi socioeconomici, e che, pertanto, sono esposte a una maggiore insicurezza alimentare. È necessaria una pianificazione più integrata a tutti i livelli e gli investimenti nel settore agricolo devono essere reindirizzati in modo che generino vantaggi sul piano sociale e ambientale.
Avvalendosi di partenariati, progetti e studi nonché della condivisione di informazioni, la FAO concorre a migliorare la comprensione delle relazioni biofisiche e socioeconomiche esistenti tra le risorse idriche e le risorse del suolo. Tali conoscenze sono fondamentali per migliorare la produzione, l'alimentazione e l'ambiente e assicurare a tutti una vita migliore. L'approccio della FAO aiuta a sensibilizzare l'opinione pubblica verso il degrado delle risorse causato da pratiche agricole improprie, come il disboscamento. Promuove inoltre un uso avveduto delle risorse idriche, dell'innovazione e delle tecnologie, con particolare riguardo per le zone in cui l'acqua scarseggia.
La FAO sta cercando di portare maggior coerenza nelle politiche e negli studi di ricerca volti a contrastare i cambiamenti climatici e a proteggere il sistema di produzione primaria da cui dipende buona parte della nostra alimentazione. Con i suoi pacchetti di attrezzature, le sue risorse digitali e i suoi sistemi informatici in tempo reale essa sostiene governi, agricoltori e utenti nell'elaborazione di strumenti legali e politiche finanziarie e nella fornitura di risorse tecniche per migliorare la gestione della terra, del suolo e delle risorse idriche.

Fonte: Comunicato stampa FAO, 9/12/2021