L’unione fa la forza della comunità scientifica

Intervista a Massimo Tagliavini, Accademico dei Georgofili, ordinario di Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree presso la Libera Università di Bolzano, Presidente generale della SOI (Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana) e Presidente di AISSA (Associazione Italiana delle Società Scientifiche Agrarie)

di Giulia Bartalozzi
  • 15 December 2021

Professore Tagliavini che cosa è AISSA e che ruolo ha?
AISSA (https://www.aissa.it), attiva dal 1999, riunisce le 22 società scientifiche agrarie che si occupano di agricoltura, foreste e alimenti. Gli associati, alcune migliaia, sono la quasi totalità dei professori e ricercatori universitari attivi nei Dipartimenti di Agraria, e moltissimi ricercatori di Enti pubblici (es. CREA e CNR) o privati. AISSA promuove iniziative di coordinamento scientifico tra le società scientifiche, per valorizzare la pluralità di competenze che consentono di affrontare problemi complessi come quelli dell’agricoltura italiana. Il ruolo di AISSA come interlocutore nei confronti delle Istituzioni è cresciuto nel tempo grazie ad una serie di prese di posizione e pareri, iniziative editoriali, interventi su quotidiani, attività convegnistiche e partecipazione in commissioni e gruppi di lavoro.
AISSA valorizza le migliori tesi di dottorato in ambito agrario, tramite i premi dedicati alla memoria del prof. Michele Stanca, già presidente e presidente onorario AISSA. Lo spirito di AISSA è presente anche nei giovani ricercatori, che organizzano i convegni AISSA#under40, in cui vengono incubate idee grazie alle interazioni tra i giovani afferenti alle diverse discipline agrarie.

Quali attività ha portato avanti nel passato e quali si prospettano nel prossimo futuro?
Negli ultimi anni, AISSA ha promosso un’approfondita analisi della sostenibilità dell’agricoltura italiana, soffermandosi in particolare sull’importanza di conciliare l’intensificazione colturale e l’innovazione, da un lato, con il raggiungimento di elevati standard di sostenibilità ambientale, dall’altro. Abbiamo prodotto il volume “Intensificazione sostenibile: strumento per lo sviluppo dell’agricoltura Italiana” e Il volume n. 1 dei “Quaderni di AISSA” in cui vengono esaminate le buone pratiche di intensificazione attuabili nell’ambito dei sistemi agroalimentari “Olivo ed Olio”, “Foresta e Legno”, “Cereali e Trasformati” e “Produzione Ovino-Caprina”. Entrambi i volumi sono scaricabili gratuitamente dal sito di AISSA.
AISSA, tramite l’attività del suo consiglio di presidenza che include i professori Alberto Alma, Luca Cocolin, Giuseppe Corti, Marco Marchetti e Davide Viaggi, monitora e interviene per la parte di sua competenza nel dibattito nazionale sui diversi aspetti che riguardano la ricerca scientifica in ambito agrario, dalle priorità della ricerca, ai finanziamenti, alla valutazione della produttività scientifica e del suo impatto. Alcune di queste attività vengono condotte insieme alla Conferenza per Didattica AGRARIA. Recentemente abbiamo prodotto un documento su “Uso degli indicatori e dei relativi valori-soglia nell’ambito della ASN: effetti virtuosi e criticità”, inviato al CUN e diffuso capillarmente nelle sedi universitarie, e co-organizzato un convegno in cui è stata presentata un’analisi degli effetti sulle Scienze Agrarie, a dieci anni dalla riforma dell’Università (L. 240/2010).
Nel prossimo futuro, verrà diffusa la “Visione di AISSA sulle priorità di ricerca in ambito agro-food” frutto di un lavoro collegiale, in cui sono stati sviluppati i contenuti della “Lettera aperta di AISSA alla Ministra Senatrice Teresa Bellanova”, pubblicata su IlSole24ore nel 2020. 

E' un fatto l'importanza della ricerca scientifica per la sostenibilità (economica, ambientale ed etica) in agricoltura ma è altresì un fatto la difficoltà degli scienziati a comunicare con l'opinione pubblica e i decisori politici.
Come pensa si debba procedere per ovviare questo problema?
Questa difficoltà è reale e la soluzione non è facile. Il ruolo della scienza si dovrebbe essere rafforzato nel periodo di pandemia e osserviamo alcuni segnali positivi; tuttavia, esiste spesso uno scollamento tra mondo della ricerca e decisori politici. In questi casi, ritengo sia importante il coordinamento con le Accademie e con la Federazione Scienze della Vita, per parlare ai decisori politici con una voce sola. E’ ciò che è avvenuto recentemente sul DDL 988 sull’ “Agricoltura biologica” e sul testo relativo alla “Strategia nazionale sulla biodiversità”.
La comunicazione con l’opinione pubblica è anch’essa difficile e, nell’attuale sistema, i ricercatori non sono certo facilitati ed incentivati in tal senso. Manca inoltre una preparazione specifica a svolgere in modo efficace questa importante parte della terza missione. In diversi paesi, è normale che un professore o ricercatore, abile a comunicare i risultati della scienza, sia valorizzato per questi suoi talenti, ma nel nostro sistema questo raramente accade. Dobbiamo sicuramente migliorare la nostra capacità di raccontare, ad un pubblico di non specialisti, il percorso verso un’agricoltura più sostenibile, che tanti ricercatori e tante ricercatrici stanno percorrendo con i loro studi. Spesso invece ci ritroviamo a dover far chiarezza su temi che sono stati comunicati da altri in modo parziale, e che fanno notizia.
Il tema scelto per il prossimo Convegno AISSA (Università di Bari, 24-25 febbraio 2022) “Produrre, trasformare e distribuire beni e servizi agro-forestali per le popolazioni urbane, la sfida del XXI secolo”, è di grande interesse per la Società: cercheremo di coinvolgere il più possibile i diversi portatori interesse e raggiungere un vasto numero di cittadini.

Un altro aspetto importante riguarda la difficile comunicazione tra il mondo della ricerca e della scienza e gli agricoltori ovvero il trasferimento tecnologico agli addetti al settore. Come ci si sta muovendo in questo senso?
Molte società scientifiche associate ad AISSA intrattengono regolari rapporti con il mondo della produzione e della trasformazione ed alcune di esse vedono tra i loro associati non solo ricercatori ma anche molti operatori del mondo tecnico. Sono inoltre molto stretti i rapporti con il Consiglio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali e con alcune organizzazioni dei produttori. Le limitazioni che la pandemia ha causato hanno stimolato molte società scientifiche ad offrire moltissimi momenti di aggiornamento tecnico online tramite seminari e workshops o webinar, che in genere hanno visto un’ampia partecipazione da parte di operatori e tecnici.
Mi fa piacere, in ultimo, riportare il contributo (disponibile sul sito AISSA) che stiamo cercando di offrire alla collettività, sul tema “Agrovoltaico”, che potrà avere forti ripercussioni sul futuro della nostra agricoltura.
(Pensiero_di_AISSA_su_Agrovoltaico.pdf)