I vini a Denominazione di Origine Controllata, Denominazione di Origine Controllata e Garantita (vini a Denominazione di Origine Protetta, secondo la normativa comunitaria) e ad Indicazione Geografica Tipica (Indicazione Geografica Protetta, secondo la normativa comunitaria) devono essere prodotti rispettando le rigide regole stabilite da specifici disciplinari di produzione. Attraverso tali atti, oltre alla denominazione protetta, vengono disciplinate tutte le procedure produttive (vitigni ammessi, rese di campo e di trasformazione, pratiche enologiche, zona di produzione, tipologia di impianti, pratiche agronomiche) e commerciali (recipienti ammessi e tipologie di chiusura degli stessi, norme di etichettatura, caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche). Il riconoscimento di una denominazione, e l’approvazione del relativo disciplinare di produzione, avviene attraverso una procedura nazionale, gestita da Regioni e Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, ed una comunitaria che si conclude con l’iscrizione delle DOP e IGP nell’apposito Registro comunitario, a seguito della quale viene assicurata a tali denominazioni la protezione nell’ambito dell’Unione europea ed a livello internazionale.
Così come l’iscrizione di nuove denominazioni, anche le modifiche ai disciplinari di produzione già esistenti seguono specifiche procedure che possono essere gestite a livello nazionale (nel caso di modifiche ordinarie) oppure possono necessitare di valutazioni in sede di Unione Europea.
Il giorno 3 novembre scorso ha avuto il via libera da parte della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano lo schema di DM relativo alla procedura nazionale per la presentazione e l’esame delle domande di protezione delle DOP, IGP e Menzioni Tradizionali dei vini, nonché per le domande di modifica dei disciplinari.
Analogamente a quanto già da molto tempo avviene per gli altri prodotti DOP e IGP dell’agro-alimentare, a decorrere dal 1° agosto 2009, anche per le denominazioni di origine e le indicazioni geografiche dei vini, la competenza giuridico-normativa primaria in materia di protezione è in capo all’Unione europea, fatta salva la competenza normativa sussidiaria degli Stati membri per gli aspetti procedurali in questione, nonché per la gestione produttiva e dei controlli delle DOP e IGP dei vini.
In tal senso, per le domande di riconoscimento di nuove denominazioni e per le modifiche rilevanti dei disciplinari delle denominazioni esistenti (definite “modifiche dell’Unione”), la procedura nazionale di valutazione delle domande costituisce una fase preliminare a quella di valutazione e approvazione da parte della Commissione UE.
Invece, per le modifiche “ordinarie” dei disciplinari, la procedura di valutazione e approvazione avviene a livello nazionale, ed è seguita dalla successiva comunicazione alla Commissione UE delle stesse modifiche e la relativa pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea ai fini della loro applicazione nel territorio dell’Unione.
Lo schema di decreto è stato oggetto di lungo confronto ed esame con le Organizzazioni di categoria e professionali operanti nel settore vitivinicolo, che lo hanno condiviso ed apprezzato, perché hanno colto lo spirito con il quale l’Amministrazione ha introdotto norme volte alla semplificazione ed alla celerità delle decisioni, in favore del mondo delle imprese vitivinicole di qualità, che rappresentano le destinatarie finali delle stesse norme.
Il provvedimento costituirà per molto tempo un utile strumento di lavoro per tutti gli operatori del settore, in particolare in vista dei futuri adeguamenti dei disciplinari di produzione dei vini DOP e IGP, nonché delle Menzioni Tradizionali, che, pur nella salvaguardia della consolidata tradizione legata alle specificità territoriali, dovranno tener conto delle nuove situazioni tecnico-produttive e commerciali, anche in relazione alle emergenze di carattere ambientale e fitosanitario.
* Direzione Generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell’ippica – Mipaaf
Approfondimento da scaricare: Domande di protezione delle DOP, delle IGP, delle menzioni tradizionali dei prodotti vitivinicoli e delle domande di modifica dei disciplinari di produzione. Via libera allo schema .pdf