Le gastronomie italiane del Regno Unito vendono per la prima volta pasta britannica perché è diventato davvero difficile importare prodotti come spaghetti e pomodori in scatola dal continente, riferisce "The Sunday Times". Le esportazioni di pasta italiana in Gran Bretagna sono diminuite del 25% tra gennaio e luglio di quest'anno rispetto allo stesso periodo del 2020, mentre le esportazioni globali di pasta sono diminuite solo del 10%, sottolinea il quotidiano citando la Coldiretti. Anche le importazioni britanniche di pomodori in scatola sono diminuite del 12% nello stesso periodo rispetto a solo l'1% a livello globale. I fornitori italiani incolpano la Brexit, la congestione nei porti britannici e la carenza di autisti per il fatto che le esportazioni verso il Regno Unito siano calate in modo più drammatico. Sono così nate aziende britanniche che vendono pasta prodotta a partire da grani locali, non grano duro, o pecorino dello Yorkshire, oppure pasta a base di farro locale, da vendere negli "Italian Deli" che trovano enormi difficoltà a rifornirsi o, se trovano il prodotto, è carissimo, osserva il giornale.
da Agrapress, Rassegna della stampa estera n. 1404 , 17/11/2021