Il destino del nostro intero settore olivicolo non è solo nelle mani degli olivicoltori. Anche i processi per l'estrazione dell'olio hanno realizzato molte importanti innovazioni tecnologiche, in grado di far emergere le migliori caratteristiche qualitative degli oli.
Ma il commercio dell'olio di oliva continua a presentare profili peculiari. Il nostro Paese annualmente produce, importa e contestualmente esporta centinaia di milioni di ettolitri di olio di oliva. La nostra sola produzione non è sufficiente a soddisfare il complessivo fabbisogno nazionale. Ciò sta già a dimostrare che non esportiamo soltanto olio prodotto con le nostre olive. Gli oli extravergini che importiamo da più parti vengono manipolati e miscelati, non sempre sappiamo dove e come. Vengono infine commercializzati in confezioni etichettate anche come "Made in Italy" e offerte a prezzi molto bassi, troppo spesso persino incredibili.
Gli oli che oggi raggiungono e superano i parametri minimi necessari per essere definiti extravergini sono ormai numerosi. Tanto che questa denominazione rischia di essere considerata come una commodity commerciale. Si stanno cercando valenze qualitative sempre più elitarie, capaci di distinguere oli di oliva superiori, che qualcuno chiama già "di eccellenza". Ma tutto ciò potrà avere successo ed essere utile alla nostra olivicoltura, se e fino a quando potrà essere tutelata l'autenticità delle caratteristiche qualitative dichiarate.
A questo fine sono state varate diverse norme. I Servizi preposti alla vigilanza fanno tutto quello che possono, ma non sono sufficienti e le pene previste non sono abbastanza severe. Con gli strumenti attuali, purtroppo non siamo in grado di garantire una piena tutela dalle tante frodi possibili e di impedire commerci sleali. In una complessa gara tecnico-scientifica, sempre più avanzata, tra i laboratori degli Organi ufficiali di controllo e gli autori di sofisticazioni e frodi, sempre più raffinate.
Si sta ora affrontando il tema della tracciabilità lungo tutto il percorso della filiera, dal campo nel quale sono state prodotte le olive, fino al consumatore. Ma esistono forti ostacoli che riescono a impedire, nelle sedi decisionali, l'approvazione di queste legittime e insistite proposte legislative.
Cfr. QN, 30/01/2014