Presentata a Bruxelles alla presenza del Commissario Ue all'Agricoltura, Janusz Wojciechowski, la U-label, il progetto di etichetta elettronica targato Ceev e SpiritsEurope, le due associazioni europee delle industrie del vino e degli alcolici. Il progetto anticipa di fatto di due anni l'entrata in vigore della E-label per il vino, l'etichetta elettronica. Uno strumento previsto dalla riforma della Politica agricola comune, per integrare le informazioni in etichetta dei vini fornendo ogni indicazione utile sugli ingredienti (sottolineando la presenza di allergeni) e riguardo alle informazioni nutrizionali.
Tra le informazioni che dovranno invece essere riportate nell'etichetta fisica anche l'indicazione delle calorie. Le nuove regole verranno adottate a breve ma lasceranno un periodo di transizione di due anni in modo da consentire ai produttori di adeguarsi e in questo senso la U-label gioca d'anticipo rispetto alla normativa
In particolare la nuova piattaforma prevede il rilascio di un QR Code per ciascun prodotto registrato. Inquadrando con il proprio smartphone il QR Code presente sull'etichetta, il consumatore potrà accedere alle informazioni organolettiche e nutrizionali del prodotto così come alle indicazioni di provenienza.
La U-label è stata sviluppata in 24 lingue ed è in grado di fornire automaticamente le informazioni nella lingua del Paese dal quale vi si accede. Tuttavia – è stato sottolineato da Ceev e SpiritsEurope – la piattaforma garantisce la privacy dei consumatori in quanto non dispone di funzioni di tracciamento se non quelle di geolocalizzazione per selezionare la lingua in cui fornire le informazioni.
«Sosteniamo e appoggiamo con entusiasmo e convinzione questo importante progetto - ha commentato la presidente di Federvini, Micaela Pallini – grazie al quale il comparto dei vini e delle bevande spiritose, si impegna a diffondere le informazioni sulla composizione dei prodotti e sulla dichiarazione nutrizionale attraverso le nuove tecnologie digitali».
«L’etichetta elettronica del vino – ha commentato il vicepresidente dell’Unione italiana vini, Sandro Sartor – è una rivoluzione nella comunicazione del vino e di tutti i prodotti agroalimentari».
Sono 15 le prime imprese europee aderenti nel progetto pilota; tra queste tre italiane.
da: ilsole24ore.it, 30/9/2021