Uno studio pubblicato sulla rivista Nature Plants, con il titolo “Nanotechnology and artificial intelligence to enable sustainable and precision agriculture” (La nanotecnologia e l’intelligenza artificiale consentiranno un’agricoltura sostenibile e di precisione), elaborato da ricercatori dell’Università di Birmingham, analizza come ‘l’agricoltura di precisione’ potrebbe offrire ai produttori agricoli nuove tecnologie per rispondere ai cambiamenti in tempo reale nella crescita delle colture.
L’agricoltura di precisione riguarda i metodi agricoli che meglio misurano e rispondono alla variabilità delle colture, consentendo, al tempo stesso,l a gestione della terra, dando priorità all’ottimizzazione della crescita delle colture, all’efficienza, e alla riduzione efficace degli sprechi.
I ricercatori suggeriscono che l’uso di una combinazione di intelligenza artificiale e di nanotecnologie potrebbe aiutare le colture degli agricoltori e migliorare le prestazioni del suolo. Le Nazioni Unite stimano che, nel 2030, circa 840 milioni di persone in tutto il mondo saranno colpite dalla fame. I ricercatori hanno sviluppato una roadmap che combina l’agricoltura intelligente con l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico per ridurre la sicurezza alimentare globale.
Iseult Lynch, coautore dello studio, sostiene che trovare soluzioni agricole sostenibili alla fame nel mondo richiede un approccio nuovo e coraggioso che integri le conoscenze di vari campi. E aggiunge che la combinazione di agricoltura di precisione, intelligenza artificiale, e nanotecnologie offre un’opportunità entusiasmante per una produzione alimentare più sostenibile. I ricercatori potrebbero collegare gli attuali modelli del ciclo dei nutrienti e della produttività delle colture con la nanoinformatica, per affrontare il miglioramento delle colture e la performance del suolo in modo sicuro, responsabile e sostenibile. Attualmente, la motivazione globale per l’innovazione nel campo agricolo è la necessità di sfamare una popolazione globale in costante crescita e la diminuzione della superficie disponibile per uso agricolo, conservando e proteggendo, al tempo stesso, la salute del suolo e la qualità dell’ambiente.
L’acqua gioca un ruolo fondamentale nei problemi che, oggi, affliggono l’agricoltura. Avendo messo milioni di persone a rischio fame, la pandemia di Covid-19 è diventata un momento cruciale per ripensare i molti sistemi dietro la nutrizione e l’alimentazione. Le inefficienze costituiscono una grave minaccia per il nostro ambiente, dal momento che grandi quantità di nutrienti vengono perse nell’acqua e nell’aria, comportando un aumento del surriscaldamento globale, con quasi l’11% delle emissioni globali di gas serra derivanti dal settore agricolo. Una preoccupazione particolare è data dalle emissioni di protossido di azoto che derivano dall’eccessiva fertilizzazione della terra; il protossido di azoto è circa 300 volte più potente dell’anidride carbonica come fattore che provoca il surriscaldamento globale.
“Sciencetimes” (Stati Uniti) – da Agrapress, Rassegna della stampa estera n. 139012, 8/7/2021