"Oltre agli uomini a soffrire il caldo sono anche gli animali nelle case e nelle fattorie dove le vacche con le alte temperature stanno producendo per lo stress fino al 15% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali", afferma la Coldiretti. "Se per gli animali domestici come cani e gatti è importante garantire sempre l'acqua e fare in modo che stiano sempre al riparo dal sole e in luoghi ben areati, per i bovini il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi: oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte". In soccorso sono già scattate le contromisure anti afa nelle stalle dove gli abbeveratoi lavorano a pieno ritmo perché ogni singolo animale è arrivato a bere con le alte temperature di questi giorni fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 dei periodi più freschi". In funzione anche ventilatori e doccette refrigeranti per aiutare a sopportare meglio la calura, per cui al calo delle produzioni di latte si aggiunge dunque anche un aumento dei costi alla stalla per i maggiori consumi di acqua ed energia che gli allevatori devono sostenere per aiutare gli animali a resistere all'assedio del caldo.
“Con il grande caldo è emergenza siccità a macchia di leopardo nelle campagne dove gli agricoltori sono costretti a ricorrere all'irrigazione di soccorso per salvare le coltivazioni in sofferenza per le alte temperature, dagli ortaggi al mais, dalla soia al pomodoro", aggiunge la Coldiretti, nel precisare che "con le temperature superiori ai 35 gradi anche le piante sono a rischio stress idrico e colpi di calore che compromettono la crescita dei frutti negli alberi, bruciano gli ortaggi e danneggiano i cereali. L'intervento con irrigazione di soccorso è importante soprattutto per far sopravvivere le piantine piccole che non avendo radici sviluppate non riescono a raggiungere lo strato umido del terreno poiché lo sbalzo improvviso della temperatura tende a formare una crosta in superficie".
da Notiziario Agrapress, 28/6/2021