Dopo tre anni di studi e sperimentazioni condotti nell'ambito del progetto “Olgenome”, il Crea - con il centro di ricerca olivicoltura, frutticoltura e agrumicoltura - ha presentato il sequenziamento completo del genoma dell'ulivo, varietà leccino. "Conoscere nel dettaglio come funzionano i processi biologici, le potenzialità e le caratteristiche di una cultivar così importante può permetterci di fare interventi di miglioramento per le produzioni nazionali", ha commentato Filippo Gallinella, Presidente della commissione agricoltura della Camera.
Si tratta di uno step essenziale per sviluppare strumenti utili al miglioramento della specie, per poter approfondire biologia ed adattabilità ai mutamenti ambientali della pianta, oltre che potenziare la performance della pianta in campo, ridurre l'impatto ambientale della sua coltivazione, migliorare la qualità nutraceutica e funzionale dell'olio, garantirne la tracciabilità o individuare risposte mirate a problemi annosi come la Xylella.
"Il sequenziamento della varietà di olivo leccino apre importanti scenari di ricerca, anche alla luce dell'apertura della commissione europea sulle tecniche di genome editing", dichiara il direttore generale Crea Stefano Vaccari.
da Agrapress Notiziario, 30/4/2021