“Il Nocciolo - Impianto e gestione delle coltivazioni da frutto” di Moreno Moraldi
Sintesi dell’opera
L’opera si propone di diffondere, verso quanti si apprestano a intraprendere la coltivazione del nocciolo, le conoscenze maturate dall’autore nel settore della frutta secca. Il libro, nella prima parte, si concentra sugli aspetti vivaistici legati a tale pianta, argomento raramente trattato in maniera approfondita dalle pubblicazioni dedicate alla corilicoltura, cercando di aiutare gli agricoltori nelle scelte, non sempre facili, del materiale vivaistico adatto all’impianto. Vengono presi in esame i diversi metodi di propagazione agamica mettendo in risalto il più elevato rischio connesso all’utilizzo di noccioli moltiplicati con i metodi tradizionali, rispetto ai vantaggi che si possono conseguire utilizzando piante micropropagate o innestate, pur dovendo far fronte inizialmente a maggiori costi d’acquisto.
Il secondo capitolo è dedicato alla piantagione del noccioleto prendendo in esame, prima di tutto, sia le condizioni climatiche che quelle pedologiche del sito d’impianto. Infatti, la decisione sulla convenienza economica nell’intraprendere la coltivazione del nocciolo, non può mai prescindere sia dalle condizioni edafiche, sia dall’analisi dei rischi ambientali valutati su base storica. Il capitolo contiene inoltre un approfondimento sulla preparazione del terreno, sulla densità e sui sesti d’impianto più adatti alle caratteristiche e potenzialità delle varie tipologie di azienda agricola. Si chiude con riferimenti pratici circa il picchettamento delle file e la predisposizione dell’indispensabile impianto d’irrigazione.
L’ultimo capitolo tratta la gestione del noccioleto, dai primi anni di vita fino all’età adulta. Vengono approfondite le forme di allevamento più adatte, con particolare riguardo a quelle che facilitano l’operatività dei mezzi meccanici. Non mancano riferimenti a macchine e attrezzature che possono aiutare l’agricoltore nel contenere i costi della potatura suggerendo anche la sequenza degli interventi in campo. Quest’ultima parte della pubblicazione affronta inoltre le diverse tecniche di gestione del suolo consigliando, ove possibile, l’inerbimento su tutta la superficie del noccioleto, al fine di ridurre il consumo idrico, aumentare il contenuto di sostanza organica e contenere i danni da compattamento del terreno causati dai mezzi meccanici.
Prima della conclusione vengono infine dettagliati i rischi connessi alla presenza degli insetti e dei patogeni tipici della coltura del nocciolo, nonché indicate le più recenti tecniche per la raccolta dei frutti con macchine agevolatrici. Il capitolo si chiude con alcuni riferimenti ai metodi per la conservazione delle nocciole prima di essere destinate al consumatore finale oppure all’industria di trasformazione.