Uno studio spagnolo, sulla base di un'indagine condotta su 1500 adolescenti di 6 paesi, ha scoperto che il consumo di cioccolato è inversamente proporzionale ai grassi corporei, misurati attraverso varie metodologie, ad esempio l’indice di massa corporea, il girovita e l’analisi della bioimpedenza, se consumato regolarmente ma solo in sostituzione, non in aggiunta, dell'apporto calorico giornaliero.
La ragione di questo strano e inaspettato nesso è da ricercarsi, secondo gli studiosi dell’Università di Granada, nel ruolo svolto dagli antiossidanti del cioccolato, le catechine, che favoriscono un miglior metabolismo, tanto da compensare il maggior introito connesso con il consumo di cioccolato.
Ma c'è di più.
Una ricerca americana, condotta in contemporanea a quella iberica, indica che un consumo regolare di cioccolato avrebbe migliori effetti sulla salute di un consumo occasionale.
I ricercatori dell'Università della California sostengono infatti che l'effetto benefico non è legato alla quantità di cioccolato consumata, se in sostituzione di altro apporto calorico, ma alla frequenza con cui viene mangiato.
Da Teatro Naturale, 12/11/2013