La crescente carenza di micronutrienti all'interno delle abitudini nutrizionali della popolazione mondiale e il crescente bisogno di cibi sani hanno dato origine allo sviluppo di colture biofortificate. In un contesto, dove l'attenzione del consumatore è focalizzata su uno stile di vita sano e sul rispetto dell'ambiente, la coltivazione delle patate arricchite con selenio offre un vantaggio indiscusso nel perseguimento di questo duplice obiettivo.
Ricercatori dell'Università di Catania hanno analizzato la coltura attraverso la metodologia di valutazione del ciclo di vita (LCA), al fine di evidenziare il carico ambientale generato dalla coltivazione della patata al selenio (Se) e confrontarlo con la patata in regime convenzionale.
Dallo studio, pubblicato il 28 dicembre 2020, emerge che il prodotto biofortificato sia più sostenibile di quello convenzionale: ciò non solo fornisce un vantaggio per il consumatore, ma indica anche un nuovo momento per gli agricoltori che hanno l'opportunità di implementare pratiche più rispettose dell'ambiente. La valutazione del ciclo di vita della coltura esaminata mette in luce le principali operazioni colturali in cui è possibile intervenire per ridurre l'impatto ambientale e, di conseguenza, immettere sul mercato un prodotto non solo sano, ma anche più sostenibile.
"Dall'analisi, è emerso che le fasi in cui gli agricoltori sono invitati a prestare maggiore attenzione sono quelle di semina e coltivazione, caratterizzate da un ampio utilizzo di input quali fertilizzanti, prodotti chimici per la protezione delle colture e il controllo delle infestanti. La valutazione del ciclo di vita ha evidenziato che la coltura biofortificata è più sostenibile, ossia caratterizzata da un minore impatto ambientale rispetto alla sua controparte convenzionale - spiegano i ricercatori - I risultati più importanti sono stati ottenuti nelle categorie di: riscaldamento globale, riduzione dell'ozono stratosferico, acidificazione terrestre, ecotossicità dell'acqua dolce, ecotossicità marina, tossicità cancerogena umana e tossicità non cancerogena umana".
"Nel complesso, la patata al selenio come prodotto biofortificato ottenuto per soddisfare il consumatore moderno attento alla salute ha mostrato una significativa riduzione di input, dimostrando nel nostro studio una maggiore sostenibilità ambientale. La ricerca indica che il futuro della produzione agroalimentare sarà dettato dal rispetto dell'ambiente e della salute umana, indipendentemente dal contesto produttivo".
Fonte: Scuderi Alessandro, Cammarata Mariarita, Via Giovanni L., Pecorino Biagio, Timpanaro Giuseppe, 'Life-Cycle Assessment of Biofortified Productions: The Case of Selenium Potato', 2021, Applied System Innovation, Vol. 4 (1).
da Freshplaza.it, 11/1/2021