Fin dall’antichità, le api mellifere, per la loro organizzazione e laboriosità, hanno destato l’interesse di naturalisti, di sacerdoti, di politici e, soprattutto, di artisti, dei quali sono state fonte d’ispirazione per la creazione di opere d’arte figurativa, di saggistica e di poesia, nonché di opere cinematografiche e teatrali. La maggior parte delle rappresentazioni teatrali, nelle quali sono presenti le api, si rivolge a un pubblico di giovani, in grado di recepire messaggi semplici ma efficaci.
Nel testo teatrale “Il Mistero delle api scomparse”, le fate, preoccupate dell’improvvisa moria di api chiedono aiuto ai bambini di tutto il mondo i quali rivolgono l’appello agli adulti, spiegando loro che le api stanno morendo e che, senza l’impollinazione, tutta l'umanità è a rischio. Ma non venendo ascoltati, mettono in atto "lo sciopero delle caramelle", che metterà in crisi le industrie dolciarie. Per scongiurare la quale i maggiori capi di stato si riuniscono per discutere della situazione e trovare una soluzione all'improvvisa scomparsa delle api. La decisione è presa: incentivare l'agricoltura biologica evitando i pesticidi dannosi. In breve tempo le api ritornano e con loro i colori, i germogli, le piante, i pollini.
Al 2011 risale lo spettacolo “La danza delle api”, sulla biodiversità e sui paradossi dell’alimentazione, messo in scena dalla compagnia La Piccionaia Teatro di Vicenza. L’opera si propone di educare i bambini all’importanza della biodiversità, partendo dal presupposto che le api sono in pericolo, a causa dei pesticidi. Viene illustrato il rapporto fra alimenti e qualità dell’ambiente, prendendo spunto da situazioni ironiche e paradossali, in un vortice di gag, lezioni inverosimili sulla danza delle api e sul il mistero della loro scomparsa. Viene sottolineato che, lo sviluppo senza controllo e la ricerca esasperata del profitto in agricoltura, ha ripercussioni pesanti su tutti gli abitanti del pianeta. Le api, oltre a essere un indicatore della qualità dell'ambiente, assicurano l’impollinazione incrociata delle piante entomogame e rivestendo un ruolo essenziale negli ecosistemi naturali nonché in quelli antropizzati e agrari.
Del 2014 è “Il cantico delle api”, spettacolo itinerante che, con lo stile dei vecchi cantastorie, si pone l’obbiettivo di sostenere gli apicoltori nella battaglia contro i pesticidi. Viene data vita a un teatro “biologico” in cui le api, che “..trasportano parole d’amore da un fiore all’altro”, rappresentano i fili che legano insieme il passato con il presente indicandoci, con la loro esemplarità, la strada per l’avvenire. La moria delle api è un “problema” che riguarda tutti, ed è un segnale del pericolo che incombe sul pianeta.
Del 2016 è lo spettacolo di narrazione e canzoni “La Solitudine dell’Ape”:monologo sulla vita del chimico Justus Von Liebig, che formulò la Legge del Minimo, grazie alla quale è migliorata la produzione agricola, con l’impiego dei fertilizzanti chimici, ma che ha avviato la chimicizzazione dell’agricoltura e la formulazione di nuovi insetticidi di sintesi, ai quali afferiscono i neonicotinoidi attuali, ormai indicati come i maggiori responsabili della scomparsa delle api. Come il precedente “cantico delle api”, lo spettacolo è stato sostenuto dall’UNA-API (Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani).
Del 2017 è lo spettacolo “Le api, l’universo e tutto quanto”: monologo a più voci, con qualche ronzio, dell’artista apicoltore Massimo Spagnuolo che ha voluto omaggiare lo scrittore Douglas Adam, autore del romanzo di fantascienza umoristica “Guida galattica per autostoppisti.”, in cui un super computer risponde alla domanda sulla vita, l’Universo e tutto quanto. Nel monologo teatrale l’autore risponde alla stessa domanda tramite le api, considerate come unità di misura del tutto, attraversando matematica, fisica, storia, filosofia, religione, economia e biologia, scoprendo cose sulle origini della civiltà, e arrivando, tramite un excursus ironico, ma anche drammatico (problematiche causate dall’uso indiscriminato dei pesticidi), a una personalissima conclusione sull’Assoluto.
Nella rassegna " Domenica a teatro", è stata messa in scena la commedia per i più piccini, “Missione Alveare” interpretata dalla compagnia delle Api operose di San Giorgio - Rovereto
Il Teatro Zero negativo, nel cartellone della stagione teatrale 2020, ha inserito l’opera per bambini “I viaggi dell’Ape Gaia”, che gira il mondo dentro la sua valigia, compiendo un viaggio che accompagna i giovani spettatori a scoprire tutti i segreti delle api e dell’alveare, e il modo in cui trasformano il nettare dei fiori in mieli squisiti.
Non mancano spettacoli per adulti, nei quali le api sono il pretesto per raccontare, con passione la realtà dell'universo femminile, spesso piena di contraddizioni apparenti. Un interessante esempio è “Api regine”, uno spettacolo irriverente, pieno di turbamento presentato nel 2017 dalla Compagnia Teatrale i Beerbanti DGP.