Quattordicimila metri quadrati di orti, frutteti, piante e fiori. Il tutto, sui tetti di Parigi. Si chiama “Nature Urbaine” la fattoria metropolitana più grande del mondo, che si trova nel XV Arrondissement, sui tetti dei padiglioni dell’area fieristica Expo Porte di Versailles.
Parliamo di uno spazio verde immenso, in grado di produrre ben mille chilogrammi di frutta e verdura al giorno, per rifornire sia le realtà commerciali locali che i cittadini. Non solo, come in tutti gli spazi ricchi di natura, in questa fattoria urbana si può andare anche a fare una gita per staccare la spina, per passeggiare, rilassarsi, ammirare i fiori profumati e la vista della Villa Lumiere dall’alto, fare un pic-nic con la Torre Eiffel sullo sfondo.
L’idea alla base era dare vita a un posto che migliorasse la vita quotidiana dei francesi, dandogli un’ampia area fresca, silenziosa, lontana dal traffico, con il panorama sulla città e tanta aria pulita da respirare. Il progetto nasce infatti per regalare a cittadini e turisti più verde, con piante di ogni tipo, favorendo la biodiversità e portando un’oasi di pace nella Capitale. Parigi, infatti, non è esattamente un paradiso naturale: ha la più alta densità di popolazione ma al contempo la più bassa percentuale di parchi e giardini di qualsiasi Capitale europea.
Aperta nel settembre 2020, “Nature Urbaine” fa parte di una corsa globale allo sviluppo di eco-fattorie cittadine, un tassello in più per dare una svolta ecologica alla vita dei parigini e fornire frutta e verdura fresca locale a una popolazione finalmente più attenta all’ambiente.
In questa immensa area green, passeggiando tra le coltivazioni e gli orti verticali, si scoprono fragole rosse e succose, file su file di lattuga, spinaci e carote, erbe aromatiche e spezie, dal rosmarino al basilico, salvia e menta piperita. C’è l’area dedicata ai pomodorini, alle melanzane e alle bietole dai colori vivaci. E quella dove cresce frutta di stagione. Il tutto in chiave sostenibile ovviamente, secondo le tecniche di coltivazione più all’avanguardia. Cestini alla mano, i visitatori si possono cogliere da soli gli ortaggi e le erbe che preferiscono, consumarle direttamente tra i prati e le aiuole fiorite della fattoria, oppure impacchettare la spesa e portarla a casa.
I parigini dal pollice verde possono anche affittare piccoli orti in cui coltivare i propri ortaggi: i cittadini hanno a disposizione delle piccole porzioni di terreno, su cui cimentarsi in coltivazioni di ogni sorta, con il supporto e i consigli dei giardinieri professionisti.
Per rendere il break nel verde più piacevole, c’è una anche un bel locale in cui pranzare, il bar e ristorante Le Perchoir, che prepara delizie con i prodotti a chilometro zero dell’orto metropolitano, in un piacevole dehor fatto di divani, gazebi e strutture in legno, immerso nei giardini fioriti, con una vista strepitosa su tutta la città.
L'agricoltura urbana non è, ovviamente, un fenomeno nuovo. Il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, punta ad avere in un paio d’anni almeno 100 ettari di tetti, muri e facciate in città ricoperti di vegetazione, con diversi orti urbani sparsi per la Capitale. C’è anche programma chiamato Les Parisculteurs, che invita la gente del posto a presentare progetti green per rendere la Capitale più vivibile. Un modo nuovo, ecologico e naturale di immaginare la città di domani. Insomma, si prospetta un futuro verde.
da Repubblica.it, 9/9/2020