Il Moai Caviar è conosciuto come "Umibudo", la parola giapponese che sta per "uva di mare" o "caviale verde". Queste uve di mare verdi assomigliano molto a bacche o a grappoli di uva. La struttura del Moai Caviar permette di avere un'esperienza gustativa unica nel suo genere. Queste piccole palline, infatti, scoppiano e si dissolvono sulla lingua, sprigionando un piacevole sapore salmastro. Questo alimento è un ingrediente visivo molto attraente e lascia in bocca una sensazione simile al gel. Viene utilizzato dagli chef nei loro piatti d'autore, associandolo a ostriche, formaggio di capra e diverse verdure acide e saline.
Il Moai Caviar è stato sviluppato in collaborazione con un agricoltore subacqueo in un sito di produzione a Westland (Paesi Bassi). La società olandese è l'unica a lanciare questo prodotto.
Offerto come prodotto fresco, il sapore risulta essere ottimale.
Il Moai Caviar è perfetto come guarnizione di tartine servite con i cocktail. Inoltre, il prodotto può essere utilizzato in maniera funzionale in diversi piatti. Tra questi quelli di pesce, frutti di mare, crostacei, tempura, sushi, zuppe, insalate o piatti di riso. Può essere inserito in dessert per fornire quella marcia in più.
Bisogna semplicemente sciacquarlo delicatamente e permettergli di asciugarsi. Lo si consuma crudo, come il sashimi.
La parola Moai deriva da un gruppo di anziani di Okinawa, in Giappone, una delle cosiddette Blue Zones, ovvero zone nel mondo dove le persone vivono più a lungo. Il Moai Caviar può essere fatto risalire a Giappone, Filippine, Thailandia e Vietnam.
Nel loro ambiente naturale queste piante crescono rapidamente e rappresentano una fonte importante di alimenti salutari per i locali perché contengono preziosi nutrienti e sono totalmente commestibili.
Il Moai Caviar viene coltivato e trasportato in acqua dolce. Può essere facilmente conservato fino a sette giorni a una temperatura che va da 17 a 25 °C, ma dovrebbe essere tenuto al riparo della luce solare diretta.
da Freshplaza.it, 4/9/2020