Per la prima volta nella storia, sulle tavole autunnali degli italiani ci sono più castagne straniere che nostrane, con le importazioni dall'estero che hanno superato in quantità la produzione Made in Italy scesa al minimo di sempre. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti che mette in evidenza il grave declino del prodotto alimentare simbolo dell'autunno nazionale che Giovanni Pascoli chiamava "l'italico albero del pane".
L'andamento climatico sfavorevole ma soprattutto gli attacchi provocati dall'insetto killer del castagno "Cinipide galligeno del castagno" arrivato in Italia dalla Cina hanno provocato - sottolinea la Coldiretti - il crollo della produzione nazionale al di sotto dei 18 milioni di chili, con tagli del 70 per cento rispetto agli anni precedenti l'infestazione. Al contrario - continua la Coldiretti - le importazioni sono cresciute del 20 per cento nei primi sette mesi del 2013 dopo che nel 2012 erano praticamente raddoppiate rispetto all'anno precedente e quasi triplicate rispetto al 2010. Il risultato - precisa la Coldiretti - è uno storico sorpasso con gli italiani che hanno più del 50 per cento di probabilità di trovarsi nel piatto senza saperlo castagne straniere provenienti soprattutto dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Turchia e dalla Slovenia.
Il rischio è che per la mancanza di un sistema trasparente di etichettatura le castagne importate vengano spacciate come nazionali mettendo a rischio anche le produzioni nazionali sopravvissute fino ad ora.
Da ANSA, 28/10/2013