Secondo molti scienziati siamo legati a stretto filo al destino dei più o meno simpatici insetti e anche se molte teorie non sono state scientificamente provate del tutto, la grande importanza delle api nella tutela della biodiversità del nostro Pianeta, è indiscutibile: il 90% delle piante da fiore ha bisogno di loro per riprodursi e se si fermassero gran parte degli ecosistemi collasserebbero. Un orizzonte di rischio affatto fantascientifico, se si pensa che "secondo il Quaderno di ISPRA pubblicato in occasione della Giornata Mondiale delle Api 2020, una specie su dieci di api europee rischia l’estinzione e una specie su tre vede la propria popolazione in declino.
A partire da questa consapevolezza, negli ultimi anni sono nate molte iniziative volte a sensibilizzare l'opinione pubblica rispetto a questo problema, alcune teoriche, altre in realtà molto pratiche, pensate con il piglio di chi vuole rimboccarsi le maniche e risolvere il problema. Tra queste “Pollinate the planet” (Impollina il Pianeta, ndr) di 3Bee, startup agri-tech fondata da Niccolò Calandri - dottore in Ingegneria elettronica all'MIT di Boston - e Riccardo Balzaretti - apicoltore - che hanno messo insieme competenze e passioni per questo progetto che in un solo anno ha contribuito a salvare oltre 70milioni di api.
L'obiettivo è palese, aiutare il ripopolamento delle specie europee maggiormente a rischio, e il metodo di funzionamento in realtà già visto, ma efficace: permettere a persone e aziende di adottare a distanza un alveare. Un solo gesto e due risultati notevoli: contribuire a salvare le api e la biodiversità che tutelano e aiutare gli apicoltori - in grande crisi per il Covid-19 e non solo - a incrementare la produzione di miele. Insetti e apicoltori si salvano a vicenda in un circolo virtuoso che alla base ha una grande attenzione al fattore umano di questo settore. Un progetto che nella sola giornata del 20 maggio 2020, in occasione della Giornata Mondiale delle api, ha registrato una partecipazione massiccia, che ha portato alla protezione di 5 milioni e 490 mila api, per un totale di 624 milioni e 800 mila fiori impollinati diffusi in ben 38 realtà in tutta Italia.
Per adottare basta accedere alla piattaforma online (https://www.3bee.it/) e scegliere la tipologia di miele che si vuole ricevere a casa. Fin qui, il procedimento somiglia a quello di molte altre iniziative volte a salvare piccole produzioni - come nel caso del fortunato "Adotta una Mucca" http://www.georgofili.info/contenuti/risultato/15066 -, ma in realtà va oltre: si può scegliere il singolo apicoltore, la quantità dei fiori da far impollinare e la particolare fetta di biodiversità su cui si vuole andare a incidere positivamente.
Il 100% del miele prodotto da quel singolo alveare andrà ai "genitori adottivi" che potranno seguire anche i progressi del proprio alveare tramite l'applicazione.
Il progetto si avvale di una tecnologia all'avanguardia: un alveare 3.0 basato su una rete di sensori ioT i quali, posizionati all’interno dell'alveare vero, monitorano il benessere delle api permettendo agli apicoltori di ridurre i trattamenti, diminuire le visite nell’apiario e abbassare le emissioni di Co2, migliorando la qualità di vita degli insetti.
da Repubblica.it, 30/6/2020