"Per salvare i raccolti nelle campagne e spezzare l'assedio dei centri abitati sono state liberate le prime vespa samurai allevate in laboratorio per combattere la cimice asiatica, l'insetto killer alieno che costringe in molte territori i cittadini a barricarsi in casa con porte e finestre chiuse ed ha provocato la strage nei campi con 740 milioni di danni a pere, mele, pesche e nettarine, kiwi, ciliegi e piccoli frutti, albicocche, susine, nocciole, olive, soia, mais e ortaggi", così la Coldiretti annuncia che è partita in diverse regioni la lotta biologica.
Una iniziativa resa possibile dalla firma del decreto Ministero dell'Ambiente che autorizza le regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto, provincia autonoma di Bolzano e provincia autonoma di Trento, all'immissione in natura della specie trissolcus japonicus (vespa samurai) quale agente di controllo biologico del fitofago halyomorpha halys (cimice asiatica)
"Il progetto di lotta biologica appena iniziato si realizza a livello nazionale con ben 712 punti di diffusione nelle campagne di centinaia di migliaia di esemplari di vespa samurai, un minuscolo insetto di circa un millimetro che proviene da oriente come la cimice asiatica, non punge ed è assolutamente innocua per l'uomo e gli animali, comprese le api", spiega la Coldiretti.
All'interno di piccoli tubi le piccole vespe sono piazzate sugli alberi da frutto o nei pressi di campi dove sono state individuate le uova di cimice asiatica da aggredire.
La 'cimice marmorata asiatica' è un insetto alieno arrivato dalla Cina ed è particolarmente pericolosa perché in Italia non ci sono nemici naturali e perché è particolarmente prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all'anno con 300-400 esemplari alla volta. Le punture rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili e compromettendo seriamente parte del raccolto, con danni che hanno interessato ben 48mila aziende agricole lo scorso anno.
da: Notiziario Agrapress, 16/6/2020