L'agricoltura, stando agli ultimi trend tecnologici, potrebbe essere il primo settore economico a utilizzare in modo quasi esclusivo veicoli automatizzati.
Il motivo per cui è proprio l'agricoltura ad essere in testa a questo processo, e non un altro settore come i trasporti o la produzione industriale, viene dal fatto che gli appezzamenti coltivati sono più grandi e di forme più regolari rispetto, per esempio, all'ambiente urbano o agli interni di un capannone industriale. Le forme dei terreni coltivati sono spesso perfettamente geometriche, omogenee e sono da fertilizzare, arare o seminare con pattern altrettanto perfettamente geometrici. Insomma, è più facile.
In questi scorsi mesi due aziende russe, Rusagro (una delle maggiori aziende agricole russe) e la startup moscovita Cognitive Pilot, hanno fatto dei passi da gigante in questo settore. Hanno collaborato per realizzare un sistema di guida autonoma per veicoli agricoli chiamato Cognitive Agro Pilot.
Il sistema ha un grande livello di autonomia: il livello 3, codice che sta a significare che il sistema non richiede praticamente alcun intervento umano. Bisogna considerare che la maggior parte delle automobili a guida automatica, oggi, è di livello 1. Richiede cioè che il guidatore possa intervenire in ogni momento. Le Tesla invece, tra le più autonome in assoluto, hanno un livello 2, perché possono sterzare o addirittura frenare senza l'intervento umano. Ma il Cognitive Agro Pilot è di livello superiore: un'autonomia quasi completa.
Ma c'è anche un altro motivo per cui potremmo vedere molto presto trattori completamente autonomi nelle nostre campagne: le aziende agricole di tutto il mondo hanno affrontato per anni una carenza di manodopera, che per ragioni di mercato (e, a volte, di caporalato) difficilmente viene pagata in modo sufficiente. E l'automazione, naturalmente, risolverebbe il problema.
E poi c'è la pandemia da Covid-19 in corso, che ha reso impossibile per il settore agricolo trovare lavoratori disporsi a recarsi nelle campagne. E l'automazione risolverebbe alla radice anche questo problema, per eventuali epidemie future. Così gli investimenti nell'automazione dei macchinari agricoli sono cresciuti rapidamente.
da Esquire.com, 8/6/2020