La diversità genetica delle antiche varietà locali di grano duro (landraces) può aumentare l'adattabilità delle colture ai cambiamenti climatici e perfezionare le caratteristiche nutrizionali della pasta, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Frontiers in genetics dal Crea con il suo centro cerealicoltura e colture industriali , in collaborazione con l'Universita' di Napoli Federico II, l'Università degli studi di Sassari, l'Universita' di Bari "Aldo Moro" e l'Universita' politecnica delle Marche.
La ricerca e' stata condotta con l'obiettivo di comprendere gli effetti del miglioramento genetico sulla diversità biologica del grano duro e di dare nuovo impulso all'attività sementiera nazionale, alla luce delle nuove sfide agro-ambientali, dei cambiamenti climatici in atto e delle mutate esigenze dei consumatori.
L'articolo e' disponibile a questo link https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fgene.2020.00217/full
da Agrapress, Notiziario 29/4/2020